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Una veduta dell’interno di Palazzo Litta

Foto di Gabriele Basilico

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Una veduta dell’interno di Palazzo Litta

Foto di Gabriele Basilico

Che cosa fanno i Musei statali della Lombardia

Il neodirettore Rosario Maria Anzalone presenta i progetti dei 13 istituti, a cui da inizio 2025 si aggiungerà Palazzo Litta: digitalizzazione del patrimonio e scavi archeologici. Ancora ritardi per il Museo Nazionale dell’Arte Digitale

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Dal 17 maggio scorso il patrimonio della Direzione Regionale Musei Lombardia (sede periferica del MiC, Ministero della Cultura) è affidato a Rosario Maria Anzalone, 43 anni, archeologo classico di formazione, proveniente dai Musei Reali di Torino, che prende il posto di Emanuela Daffra, nominata soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Tredici i musei che oggi fanno capo alla Direzione lombarda: il Cenacolo Vinciano a Milano, la Certosa di Pavia, le Grotte di Catullo e il Castello Scaligero di Sirmione, la Villa Romana di Desenzano, il sito longobardo di Castelseprio, il Castello di Vigevano, Palazzo Besta a Sondrio, il Memoriale di Umberto I a Monza, i due parchi delle incisioni rupestri e i due Musei Archeologici dell’alta Val Camonica. Sono istituzioni che, insieme, coprono quattromila anni di storia, dal Neolitico al Novecento, e che nel 2023 hanno richiamato 1.219.609 visitatori, con un introito di quasi 8 milioni di euro. A questi siti dall’inizio del 2025 si aggiungerà Palazzo Litta, in corso Magenta a Milano, splendido esempio del barocco milanese, oggi sede della Direzione stessa, che diventerà anch’esso, in parte, museo di sé stesso e sede di mostre.

Muovendosi nell’ottica di una sempre maggiore inclusività, accessibilità e informatizzazione (grazie ai fondi Pnrr sta partendo la digitalizzazione dell’intero patrimonio: già avviato quello della Certosa di Pavia) della rete museale, il neodirettore ha segnalato l’avvio, nei primi mesi del 2025, dell’e-ticketing sull’app Musei Italiani per tutti i musei statali lombardi. Sempre con i fondi Pnrr è finanziato il progetto «Musei Polisensoriali», destinato a persone con disabilità sensoriale o cognitiva, mentre con Anci, Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia e Regione Lombardia sta avviandosi il progetto «L’arte in Comune», teso a trasformare alcuni palazzi pubblici in luoghi espositivi.

Fra le novità, la nomina della nuova direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano (tuttora in corso di restauro a causa di una serie di impasse burocratiche), Maria Paola Borgherino, architetto, che sostituisce Ilaria Bonacossa, passata a dirigere il Palazzo Ducale di Genova, nonché la programmazione dei prossimi restauri del palazzo della caserma dei Carabinieri di Milano Duomo (ex Casa del Fascio, 3,5 milioni), del sito Unesco della Provincia di Varese, comprendente il Sacro Monte di Varese e il sito longobardo di Castelseprio (5 milioni) e, sempre nel Varesino, l’intervento di rigenerazione urbana del Polo Culturale di Tradate, con il Museo della Motocicletta Frera 1905 (2,5 milioni): un investimento di 11 milioni, cui si aggiungono i costi dell’annoso restauro della sede del Museo Nazionale dell’Arte Digitale. I primi cantieri a prendere il via, nelle prossime settimane, sono tuttavia gli scavi archeologici di ricerca di Sirmione e Desenzano e di Castelseprio, da cui si attendono importanti novità.

Una veduta del Castello Scaligero di Sirmione. Foto: MiC

Ada Masoero, 25 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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