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Arabella Cifani
Leggi i suoi articoliTutti gli intervistati, salvo Marco Magnifico (che rileggerà, ma non libri d’arte), Francesco Petrucci (che dall’arte si vuole disintossicare e passerà a letture amene) e Cecilie Hollberg (che si dedicherà al nuovo «Diabolik Magnum»), hanno detto che porteranno al mare una pila di libri, e anche piuttosto impegnativi. Qualcuno dà anche consigli ai giovani che quest’estate si vogliano accostare all’arte.
Vi prego però di fare attenzione: verificate. Perché sulle spiagge o sotto un pino vorrei veramente vedere queste signore e questi signori intenti a leggere quello che hanno elencato. Claudio Strinati e Paolo Fresu battono tutti. Chiederò a entrambi, a ottobre, se hanno fatto i compiti. Anche Francesca Cappelletti parte ben armata per il mare e con lei un folto plotone di letture piuttosto impegnative ma, conoscendola, credo proprio che ce la farà. Elisa Troiano non smentisce la sua giovane creatività con libri e citazioni intelligenti e inconsueti. Altri come Vittorio Sgarbi e Toto Bergamo Rossi si concentrano su libri che serviranno loro per mostre o per altri libri in corso di lavorazione. Tutti hanno offerto, e li ringraziamo, succosi spunti di lettura con molte idee, anche originali.
Buone vacanze in compagnia dei libri.
James M. Bradburne
Direttore generale della Pinacoteca di Brera e dell’annessa Biblioteca Braidense
Probabilmente rileggerò The Swerve di Stephen Greenblatt (in italiano Il manoscritto. Come la riscoperta di un libro perduto cambiò la storia della cultura europea, Rizzoli 2013). Studioso e storico della letteratura di fama, ripercorre il recupero del De rerum natura di Lucrezio e il suo effetto esplosivo sull’arte e sulla cultura dell’Europa occidentale. Eccezionale per lo stile lucido e l’ambizione intellettuale, il libro si colloca tra quelli di Frances Yates e Michael Baxandall per il suo potere di ispirazione. Una lettura entusiasmante.
Lucrezia Calabrò Visconti
Chief Curator Pinacoteca Agnelli, Torino
La mia estate sarà dedicata alla (ri!)lettura dei diari di Lee Lozano (1930-99), artista pioniera della New York degli anni Sessanta in preparazione al trasferimento in settembre della mostra «Strike» alla Bourse-Pinault Collection a Parigi, dopo Pinacoteca Agnelli. Scritti tra il 1968 e il 1970, i diari alternano note biografiche estremamente intime (incluse le persone con cui Lozano va a letto o le sostanze che assume) a taglienti riflessioni teorico-critiche sull’arte e la società, a vere e proprie rivelazioni esistenziali, quasi esoteriche. Il flusso di coscienza accompagna chi legge attraverso la graduale maturazione, nella testa dell’artista, della radicale scelta di abbandonare il mondo dell’arte. Lozano è una delle letture più laceranti, dissacranti, divertenti e a tratti illuminanti che potrei consigliare a chi si approccia per la prima volta al contesto dell’arte: è sicuramente un modo per evitare i convenevoli e lanciarsi direttamente nel cuore delle profonde contraddizioni di questo mondo.
Alberta Campitelli
Storica dell’arte e dei giardini, vicepresidente dell’Associazione Parchi e Giardini Italiani, presidente del Comitato tecnico scientifico per i Musei e membro del Consiglio Superiore per i Beni culturali presso il MiC, Chevalier des Arts et des Lettres
Quest’estate leggerò un libro non recentissimo: L’allodola di Giovanna Ginex e Rosangela Percoco (Salani 2020), la storia di Fernanda Wittgens, prima donna a dirigere la Pinacoteca di Brera. La sua attività militante a servizio dell’arte e il suo impegno antifascista continuano ancor oggi a essere un esempio di «civil servant». SeguiràIl cedro del Libano, di Raffaella Romagnolo (Aboca 2023), quattro racconti che hanno come sfondo e leitmotiv la presenza dei cedri. Infine di Claudio Strinati, Caravaggio e Vermeer. L’ombra e la luce (Einaudi 2021) che leggerò con la necessaria calma estiva. Ai giovani consiglio la fondamentale Storia sociale dell’Arte di Arnold Hauser (Einaudi 2009): una visione dell’arte connessa alla realtà, che fa comprendere nessi, corsi e ricorsi.
Francesca Cappelletti
Direttrice della Galleria Borghese di Roma e direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia
Leggerò di nuovo le Metamorfosi di Ovidio perché è impossibile stancarsene e poi la Descrizione dei Paesi Bassi di Lodovico Guicciardini del 1567 (Universitalia 2014). Non sono libri propriamente di storia dell’arte, ma nella prospettiva di «splash around» sono perfetti. Per i giovani che si vogliono avvicinare al mondo delle arti consiglio La storia dell’arte di Ernst H. Gombrich (Phaidon 2008) e un saggio di Frances Yates, a scelta, sul teatro della memoria e, soprattutto, il meraviglioso saggio di Federico Zeri, La percezione visiva dell’Italia e degli italiani (Einaudi 1989): un testo esemplare che lega paesaggio e ritratti.
Paolo Coen
Professore ordinario di Storia dell’arte, Università di Teramo
Appena edito, avevo subito consultato con approccio scientifico Professione pittore. Produttività, organizzazione e gestione a Bologna tra Cinque e Seicento di Raffaella Morselli (Marsilio 2022) che quest’estate rileggerò. Dai Carracci a Guido Reni e Francesco Albani, fino all’ultimo Guercino. Morselli scende nel vivo delle rispettive botteghe e crea un libro, frutto di una vita intera di lavoro, che unisce e tiene in equilibrio bella scrittura e profondità scientifica.
Alessandra Di Castro
Presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia e della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma
Uno dei libri che sicuramente porterò con me in viaggio quest’estate sarà lo scritto di Ugo Volli Musica sono per me le tue leggi. Storie di Davide, re di Israele (La nave di Teseo 2022): la sua complessa storia, ricca di sorprese, è una delle più affascinanti della cultura occidentale. Tra le letture che consiglierei a chi si vuole avvicinare al mondo delle arti ci sono: Patrons and Painters di Francis Haskell (nell’edizione del 1980 di Yale University Press) e Storia della bellezza di Umberto Eco (Bompiani 2018).
Anais Drago
Violinista, compositrice, performer italiana, vincitrice del Top Jazz 2021 (categoria nuove proposte)
Leggerò Il mio desiderio feroce (Socrates 1994), autobiografia di Keith Jarrett, con molti legami anche con le arti figurative. Uno dei pilastri del jazz verso il quale, nei miei primi anni di studio, ho accusato una certa difficoltà di approccio e ascolto, forse per via della grande profondità della sua musica che allora non riuscivo a cogliere. Credo che la maturità artistica e personale acquisita in questi ultimi anni, che ho dedicato al jazz e al mondo dell’improvvisazione, mi abbiano resa pronta per questa lettura, che si prospetta intensa e che sono certa mi potrà aprire nuove vie tramite le quali ascoltare e godere a pieno della sua musica.
Cecilie Hollberg
Direttore Galleria dell’Accademia di Firenze
Per contrastare le circolari ministeriali nella mia settimana di vacanza in Maremma leggerò il nuovo Diabolik Magnum. Terminerò inoltre la lettura dell’ultimo libro dell’amico Alvar González-Palacios che illumina il mondo dei grandi personaggi della storia dell’arte: Forse è tutta questione di luce. Ritratti e incontri (Salani 2022). Spero infine di riuscire a leggere in lingua originale Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome.
Massimo Listri
Fotografo di architettura e arte
ConsiglioIl cugino Pons, di Honoré de Balzac (Garzanti 2011). Poi di Alexandra Lapierre, Belle Greene(e/o 2021) eVita straordinaria di William Petty(Mondadori 2004), in forma romanzata ma con grande ricerca delle fonti. Anche il Fauno di marmo di Nathaniel Hawthorne (Rizzoli 1998). Se avete tempo, Storia naturale di Plinio e Mario Praz. Fra i libri fondamentali per il collezionismo, anche per i giovani, Krzysztof Pomian, Il Museo. Una storia mondiale(3 voll., Einaudi 2021-23).
Marco Magnifico
Presidente del Fondo Ambiente Italiano
Di solito d’estate mi dedico alla lettura o rilettura di grandi romanzi. L’anno scorso per esempio Delitto e castigo di Dostoevskij, quest’anno vedremo. Non credo proprio che leggerò libri d’arte.
Giulio Paolini
Pittore e scultore
Leggerò Album Calvino, a cura di Luca Baranelli ed Ernesto Ferrero (Mondadori 2022): in un solo volume le immagini di una vita movimentata dai numerosi trasferimenti e dai frequenti viaggi, ma al tempo stesso immobile, concentrata sulla sua scrittura, impeccabile, perfetta come lui stesso era: riservato e amabile. Questa lettura è motivata dal mio coinvolgimento nella mostra a lui dedicata che si terrà a Roma, presso le Scuderie del Quirinale in ottobre, in occasione del centenario della sua nascita («“C’è un'immagine che mi gira per la testa...”», a cura di Mario Barenghi, Ndr).
Paolo Fresu
Trombettista, compositore, flicornista e scrittore
Molti sono i libri che mi interessano: Rinascimento privato di Maria Bellonci (Mondadori 2016), ritratto immaginario di Isabella d’Este al tempo del Ducato di Mantova. Seppure non sia un libro sull’arte, è uno strumento essenziale per comprendere la magnificenza del Rinascimento attraverso uno spaccato di vita privata che delinea una delle donne più autorevoli del proprio tempo. Casa come me/A House Like Medi Carlos D’Ercole (Settecolori 2022): un ricercato volume fotografico corredato dai testi di D’Ercole che sulla scia di Mario Praz con il suo Casa della Vitaalla fine degli anni ’50, entra nelle case di pittori, scultori, architetti e musicisti di tutto il mondo. Da segnalare anche Munari per Rodari. Segni, sghembi, sghiribizzi, macchie, colori e scarabocchi (Corraini 2020). Più che un libro, un pasticcio. Sono i tracciati poetici di Bruno Munari che appunta e annota le parole di Gianni Rodari. L’invenzione, l’infanzia e la creatività divengono arte a portata di tutti. Leggerò anche le Letteredi Mozart (Guanda 2019), 827 lettere indirizzate alla famiglia tra il 1755 e il 1791. Finirei (e sarà settembre) con Bastasse grondaredi Alessandro Bergonzoni (Scheiwiller 2009): il primo libro d’arte dell’artista bolognese che esprime la relazione tra segno e parola, tra silenzio e spazio. Un’occasione per riflettere sulla circolarità dell’arte.
Francesco Petrucci
Conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia
Generalmente le mie letture in vacanza sono libri di narrativa. Tutto l’anno leggo saggi di storia dell’arte e, si fa per dire, vorrei disintossicarmi. A un giovane consiglierei di leggere Francis Haskell, Mecenati e pittori (Einaudi 2019) ma anche i libri memorialistici di Federico Zeri, Alvar González-Palacios, di grandi antiquari e restauratori, tutti piacevoli da compulsare al mare o ai monti. Il mio suggerimento è di sfogliare repertori perché in ambito accademico l’approccio è esclusivamente teorico e non si sanno più leggere le opere d’arte.
Elena Pontiggia
Storica dell’arte, consulente editoriale del Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori di Cairo Editore
Rileggerò Boccioni. L’artista che sfidò il futuro di Gino Agnese (Johan & Levi, 2016), perché rimane un modello di ritratto d’artista in forma di biografia. Ai giovani che vogliono conoscere il moderno consiglio di consultare e guardare un classico: Soffici. Immagini e documenti(1879-1964) di Luigi Cavallo (Vallecchi 1986). Lo consiglio perché tratta di due cose: la prima è Soffici, la seconda è tutto il resto, cioè l’arte italiana, e non solo, dell’epoca.
Davide Quadrio
Direttore MAO-Museo d’Arte Orientale di Torino
I libri che leggerò quest’estate hanno a che fare con l’arte del centro dell’Asia e del Mediterraneo e con ibridazioni culturali e religiose. Ne ho una serie tra cui il più speciale è Daughters of the Buddha: Teachings by Ancient Indian Women di Bhikkhu Analayo (Wisdom 2022) e un fantastico libro sul monastero Densatil: Golden visions of Densatil (Asia Society 2014). Per chi voglia avvicinarsi all’arte, il consiglio è di guardare il più possibile, anche riviste come «Fmr» (le edizioni degli anni Ottanta) e di andare per musei assorbendo il più possibile dalle immagini.
stefano salis
Responsabile del «Domenicale» del «Sole 24 Ore»
Sono un lettore eclettico ed erratico. Non ho letture programmatiche per l’estate, né per altre stagioni. Leggo quello che mi incuriosisce, senza alcun programma. Per chi si avvicina all’arte consiglio di leggere libri laterali e bizzarri, inconsueti e fantasiosi. Ma consiglio tre libri per capire come ci si avvicina a questo mondo, con taglio differente eppure di qualità: Righe. Una storia culturale di Michel Pastoureau (Ponte alle Grazie 2023), Emigrazioni oniriche di Giorgio Manganelli (Adelphi 2023, a cura di Andrea Cortellessa) e quelli di Giorgio Soavi. L’arte e la cultura al massimo grado.
Lucetta Scaraffia
Scrittrice, giornalista e membro
del Comitato Nazionale di Bioetica
Ci sono due libri sul mio tavolo che aspettano l’estate e non vedo l’ora di leggerli con la calma che meritano. Esodo. La rivoluzione del mondo antico(Adelphi 2023): sono un’appassionata lettrice di Jan Assmann che spazia con sconfinata erudizione e coraggio interpretativo nella storia delle religioni delle origini. L’altro libro è Meret Oppenheim, afferrare la vita per la coda di Martina Corgnati (Johan & Levi 2014), dedicato all’artista svizzera surrealista. Amo le biografie di donne significative e questa lo è stata per la storia dell’arte contemporanea e per la storia delle donne in generale. Per avvicinare i ragazzi all’arte consiglio una bella biografia che faccia loro capire chi è un artista, suscitando in loro la curiosità di avvicinarsi a questa esperienza che può essere sconvolgente e illuminante.
Marinella Senatore
Artista multidisciplinare
Ci sono tante letture che mi appassionano. Tra queste voglio completare Il mito della bellezza di Naomi Wolf (Tlon 2022), Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza di Maura Gancitano (Einaudi 2022) e il bellissimo How to meet Your Self di Nicole LePera (Harper Wave 2022).
Vittorio Sgarbi
Storico dell’arte e politico
Quest’estate sarà a tema molto torinese. Vorrei infatti leggere tutto quello che è stato pubblicato sul pittore Mario Reviglione a cui dedicherò una mostra prossimamente al Mart di Trento. Stessa cosa per Italo Cremona che sarà anch’esso al centro di una futura esposizione e anche per l’incisore Mario Calandri: anche per lui ci sarà una mostra con nuovi studi. Che libri consigliare ai giovani che si vogliano avvicinare all’arte? I miei ovviamente. Tutti.
Claudio Strinati
Storico dell’arte e conduttore televisivo
Molte le mie letture dell’estate: Maestri, amici. Arte e artisti del Novecentodi Giuseppe Appella (Silvana 2023); Self-portrait. Il museo del mondo delle donnedi Melania G. Mazzucco (Einaudi 2022); La storia dell’arte senza uomini di Katy Hessel (Einaudi 2023); Firenze 1911-1922. La pittura italiana del Seicento e Settecento in mostradi Andrea Leonardi (Edifir 2022). A un giovane che si avvicini al mondo delle arti suggerirei: La cultura dell’arte. Conversazioni e contrappuntidi Francesco De Bartolomeis (Campisano 2022); Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra, a cura di Luigi Gallo e Raffaella Morselli (Electa 2022); La distruzione della Natura in Italiadi Antonio Cederna (Castelvecchi 2023); Voltare pagina. Se i musei sfidano le crisi globalidi Simone Verde e Paolo Conti (Baldini+Castoldi 2022).
Grazia Toderi
Videoartista
Leggerò The Story of (my) Exhibitions di Germano Celant (Silvana 2021), un modo per ritrovare ancora il suo pensiero e la sua intelligenza. A un giovane consiglierei di leggere gli scritti di artisti come: Pittura, fotografia, film di Lázló Moholy-Nagy (Einaudi 2010); Lo spirituale nell’arte di Vasilij Kandinskij (SE 2005); Manifesti scritti intervistedi Lucio Fontana (Abscondita 2015); Scritti e pensieri sull’arte di Henri Matisse (Abscondita 2003); Scritti sull’arte di Mark Rothko (Donzelli 2006).
Toto Bergamo Rossi
Restauratore, storico dell’arte, direttore di Venetian Heritage
Le mie letture d’arte estive saranno Il giardino veneziano di Mariapia Cunico (Marsilio 1989), A Garden in Venice di Frederic Eden del 1903 (Pendragon 2008) e Guida ai giardini di Venezia di Mariagrazia Dammicco (La Toletta 2013). Mi dedicherò allo studio e all’approfondimento dei giardini di Venezia poiché sto preparando il volume Venezia e i suoi Giardini per Marsilio in uscita nella primavera 2024. A un giovane che si vuole avvicinare al mondo delle arti consiglierei Venezia e il suo estuario di Giulio Lorenzetti (1926), la Bibbia per chi vuole conoscere la città lagunare.
Elisa Troiano
Artista e cofondatore CRIPTA 747 organizzazione non-profit per l’arte
Recentemente ho ripreso in mano I detective selvaggi di Roberto Bolaño (Adelphi 2014), una delle mie letture preferite. Grazie al suo registro che intreccia diario e poliziesco, il lettore è condotto in un viaggio attraverso 21 anni, 17 città e Paesi di 12 Nazioni. Il romanzo si struttura su temi fondamentali come la ricerca, l’indeterminazione e la poesia, concetti da tenere sempre a mente. Lo consiglierei a chi è all’inizio del proprio viaggio, perso, come il giovane poeta García Madero che in apertura del romanzo scrive nel suo diario: «Sono stato cordialmente invitato a far parte del realismo viscerale. Come è ovvio, ho accettato. Non c’è stata alcuna cerimonia di iniziazione. Meglio così. Non so bene in che cosa consista il realismo viscerale».

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