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Sala di soggiorno. Dis. arch. Louis Sognot, Jacques Dumond, Parigi

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Sala di soggiorno. Dis. arch. Louis Sognot, Jacques Dumond, Parigi

Ci sono più sedie che culi

Ogni design e architetto che si rispetti ha progettato almeno una sedia, una poltrona o un divano. In un volume più di mille esempi progettati in Italia e all’estero dal 1934 al 1964

Carla Cerutti

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Roberto Aloi, pittore e appassionato di architettura e design, ha avuto l’indiscusso merito di curare, per l’editore Ulrico Hoepli dal 1934 al 1972, una fortunata collana di titoli dedicata all’arredamento moderno, affiancata a partire dal 1950 dai volumi monotematici Esempi, curati fino al 1980 dal figlio Gianpiero Aloi che, per la gioia dei cultori del settore, ha iniziato dal 2019 a riproporre la ristampa anastatica di Esempi di concerto con Daniele Lorenzon, appassionato gallerista di modernariato nonché editore con Compasso.

Dopo il primo titolo, Esempi. Illuminazione 1934-1964, uscito appunto nel 2019, è oggi la volta del volume Esempi. I Sedie poltrone divani, Volume I, 1934-1950 cui seguirà quello dedicato al periodo 1950-64, attualmente in preparazione. Diversamente dalle pubblicazioni originali, ambedue le ristampe riuniscono, in un unico volume il meglio dei progetti presi sia da Arredamento moderno sia da Esempi coprendo un arco temporale di 30 anni e attingendo esclusivamente al ricco e completo archivio di famiglia Aloi, senza il quale l’impresa non sarebbe stata possibile.

Scrive Gianpiero Aloi: «Mio padre ed io abbiamo sempre condiviso lo stesso obiettivo: non informare il pubblico con «esempi» limitati a poche tendenze architettoniche e figurative, ma offrire una visione che avesse orizzonti il più possibile ampi, cercando di non seguire soltanto i nostri gusti personali». Gli oltre 300 progettisti presentati appartengono infatti a tutte le nazionalità, compresi i Paesi scandinavi, l’Ungheria, la Polonia, l’Australia, gli Stati Uniti e il Sud America: la scelta teneva conto della qualità, non dell’appartenenza.

Gli oltre mille modelli illustrati fanno venire in mente, come ricorda Lorenzon nella presentazione, «una tra le tante frasi celebri di Bruno Munari: “Ci sono più sedie che culi”, cui Ettore Sottsass, citandolo anni dopo, rispose: “Piuttosto che altre sedie, bisognerebbe progettare nuovi culi”. Non sono (solo) affermazioni divertenti, ma su un piano più concreto e fattuale rendono l'idea della vastità della produzione, nei secoli e quasi a ogni latitudine, di questo fondamentale supporto per il riposo del corpo umano: non c'è architetto, designer, artista e creativo in genere che prima o poi non si sia cimentato con l'ideazione della propria personale sedia». Venti anni di produzione italiana ed estera accuratamente selezionata, una ricchissima e puntuale documentazione di tipologie, materiali e stili, uno strumento di lavoro e di conoscenza indispensabile per studiosi, progettisti e appassionati.

Esempi. Sedie poltrone divani, Volume I, 1934-1950 
di Roberto Aloi, edizione italiano-inglese, 472 pp., 1.000 ill. b/n., Compasso Srl, Milano 2024, € 120,00

Carla Cerutti, 27 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

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