Colnaghi, fondata più di 250 anni fa, inaugura in ottobre il suo nuovo spazio di St James’s a Londra con la mostra «Vanitas», circa 30 tra quadri e sculture del XVI-XX secolo collegati al tema della vanità (6 ottobre-4 novembre).

Il genere della vanitas ha sempre avuto la funzione di memento mori, di rimando alla mortalità umana e alla transitorietà dei piaceri terreni. L’apertura segna anche il vero inizio di una nuova proprietà e gestione di Colnaghi. La galleria l'anno scorso aveva infatti annunciato la fusione con i mercanti spagnoli di pittura antica Jorge Coll e Nicolás Cortés. Konrad Bernheimer, il precedente titolare di Colnaghi, è restato mentre la sua socia Katrin Bellinger si è ritirata.

Il nuovo spazio della galleria, costruito appositamente al 26 di Bury Street a St James’s, è di circa 370 mq ed è su due piani. Comprende diverse sale e una biblioteca che ospita la collezione di circa 10mila libri e cataloghi del Settecento. Jorge Coll ha dichiarato che la nuova galleria è stata progettata per «presentare quadri e sculture con un approccio nuovo, adatto al XXI secolo», una filosofia che molti mercanti di arte antica stanno iniziando ad applicare per vivacizzare le loro gallerie e le esposizioni in fiera, anche adottando nuove tecnologie per modernizzare il modo in cui condurre i loro affari.

Colnaghi ha avuto diversi proprietari dalla sua apertura nel 1760, tra cui Jacob Rothschild tra il 1970 e il 1980. Bernheimer aveva comprato la galleria nel 2002; Bellinger, mercante di disegni antichi, era diventata socia poco dopo.