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Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliUna nuova sala nel percorso della Gnamc-Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma rappresenta una svolta verso una direzione sempre più aperta e accessibile del museo. Si tratta di una stanza didattica ideata dall’artista umbro Sandro Tomassini (1945), dedicata all’aspetto più sensoriale e partecipativo dell’arte.
Il progetto comprende una selezione di opere cinetiche e interattive, a cura di Giovanna Coltelli, realizzate grazie al supporto tecnico della Tomassini Arredamenti: il pubblico è invitato a utilizzare tutti i sensi e a interagire con ciò che incontrano nel percorso e, se necessario, anche trasformandolo. Non più solo semplice osservatore, ma anche protagonista attivo nella creazione dell’opera.
In questo senso, la sala di Tomassini diventa spazio sociale, in cui è possibile indagare l’arte come esperienza viva, condivisa e inclusiva.
«Le mie opere danno la possibilità di interagire con esse, trasformandole e ricreandole, spiega l’artista. Da un’opera ne può nascere un’altra, frutto dell’esperienza individuale. È questo il senso profondo del mio lavoro: l’arte che genera altra arte attraverso il contatto umano».
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