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Leggi i suoi articoli«Anche nei mesi futuri la nostra istituzione proverà ad agire come un osservatorio sulle trasformazioni dell’attuale panorama sociale e culturale, coinvolgendo artisti e intellettuali di generazioni differenti e provenienti da contesti eterogenei per aiutarci a riflettere sui temi più urgenti della contemporaneità attraverso una molteplicità di prospettive e, quindi, a pensare in modo più profondo», introduce così il programma 2025 Miuccia Prada, presidente e direttrice della Fondazione da lei creata a Milano nel 1993 assieme all’imprenditore Patrizio Bertelli.
Da Occidente a Oriente, nelle tre sedi permanenti di Milano e Venezia e negli spazi esterni a Shanghai e Tokyo, gli appuntamenti sono molteplici e di varia natura: dalle mostre collettive e personali alle proiezioni cinematografiche, da installazioni site specific ai programmi educativi, l’intento dell’istituzione è coinvolgere un pubblico sempre più eterogeneo, sia in termini professionali sia anagrafici.
A Milano, l’Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele II ospiterà «A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema» dal 30 gennaio all’8 settembre 2025, a cura di Melissa Harris, un’occasione per ripercorrere cento anni di «storyboard» e le fasi preliminari alla realizzazione di un film (dal 4 novembre al 2 febbraio 2026, il tema sarà approfondito nella sede di Prada Rong Zhai). A concludere l’anno, dal 4 dicembre al 30 ottobre 2026, è stata chiamata l’artista, saggista e docente universitaria Hito Steyerl per riflettere su temi cruciali come la crisi climatica e le relative implicazioni geopolitiche e culturali.
Per gli spazi di Largo Isarco 2, invece, il palinsesto è più fitto: nel Podium, dal 3 aprile al 14 luglio si terrà «Typologie», un’estesa indagine sulla fotografia tedesca del Novecento a cura della storica dell’arte e direttrice del Museum Mmk für Moderne Kunst di Francoforte Susanne Pfeffer, includendo la pratica degli artisti della Scuola di Düsseldorf o le serie fotografiche scattate da Gerhard Richter, Rosemarie Trockel e Isa Genzken, così come gli esperimenti concettuali di Hans-Peter Feldmann o Marianne Wex. Nello stesso periodo (dal 3 aprile al 29 settembre) i tre ambienti della Cisterna accolgono dieci dipinti di grandi dimensioni dell’artista belga Thierry De Cordier con il titolo «Nada». Da gennaio a settembre 2026, l’artista Mona Hatoum prenderà il posto di De Cordier con un’installazione site specific in cui ogni segmento gravita intorno a temi che stimolano il pensiero e che riflettono sull’instabilità dei nostri tempi e sulla precarietà della nostra esistenza. Una mostra immersiva ideata dal regista Alejandro González Iñárritu avrà luogo dal 18 settembre al 26 febbraio 2026 e indagherà la dimensione cinematografica e culturale di «Amores Perros» (2000): in un grande ambiente buio proiettori analogici 35 millimetri riprodurranno il girato grezzo, mai visto prima, e scene tagliate dalle sequenze originali conservate negli archivi di montaggio. Per quanto riguarda il linguaggio musicale, uno degli eventi principali del 2025 è la terza edizione della collaborazione con Riccardo Muti Italian Opera Academy, un progetto formativo dedicato a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori da tutto il mondo, che si terrà dal 18 al 30 novembre nel Deposito. La sala Cinema Godard ospiterà il programma ideato dal curatore Paolo Moretti con proiezioni di nuove uscite e di classici restaurati, anteprime speciali e retrospettive, attivando collaborazioni ricorrenti con festival, riviste, archivi e altre istituzioni cinematografiche, oltre a diverse occasioni di incontro.
In occasione della Biennale di Architettura, Ca’ Corner della Regina, avamposto veneziano dell’istituzione, dal 10 maggio al 24 novembre proporrà un allestimento concepito dallo studio Amo/Oma, guidato da Rem Koolhaas, dedicato ai diagrammi in quanto sinonimi di attività cognitiva umana. L’impegno della Fondazione in ambito musicale è ulteriormente testimoniato dal rinnovo della collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono in occasione dell’omonimo Festival alla Giudecca: una serie di eventi è organizzata tra il 23 aprile e il 10 dicembre con il polistrumentista Laraaji e l’organista sperimentale e sound designer Kali Malone.
«Mirroring: Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto», primo confronto tra i due maestri italiani, si svolgerà negli ambienti di Prada Rong Zhai a Shanghai, dal 20 marzo al 15 giugno: il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e Cittadellarte-FondazionePistoletto, sarà curato da Sook-Kyung Lee, direttrice del Whitworth, parte dell’Università di Manchester.
Da Prada Aoyama Tokyo, una nuova collaborazione tra il regista Nicolas Winding Refn e il game creator Hideo Kojima assumerà la forma di «Satellites», una mostra immaginata da byNWR che si svolgerà dal 18 aprile al 25 agosto negli spazi dell’edificio realizzato da Herzog & De Meuron.
In totale, per il 2025 Fondazione Prada prevede la pubblicazione di sette volumi illustrati che accompagneranno le attività espositive. Il vincitore dell’ottava edizione del Premio di Laurea sarà infine annunciato a giugno.
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