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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliPiasa organizza mercoledì 20 marzo una vendita interamente dedicata al design francese costituita da circa 200 lotti, firmati da artisti tra i più significativi dei decenni tra il 1920 e il 1970.
Sono offerti i connubi più curiosi: un rotolo integro di tessuto di Hélène Henry del 1921-24 (7-9mila euro) accanto a un raro specchio «Aztèque» di Line Vautrin del 1965 ca (40-60mila euro), una serie di mobili disegnati da Jean-Michel Frank per committenze private argentine, tra cui una scrivania rivestita in pergamena del 1930 (70-90mila euro), vicino alle colorate ceramiche di Jacques & Dani Ruelland degli anni ’60 e all’essenziale, modernissimo tavolo di Eyre de Lanux presentato alla mostra «U.A.M.» (prima mostra dell’Union des Artistes Modernes) nel 1930 (15-20mila euro).
Tra gli altri lotti chiave della vendita si può citare una suite eccezionale di sei sedie modello «Métropole» n. 305 detto «Standard» di Jean Prouvé del 1950 (80-120mila euro), un divano letto di Jean Royère del 1950 ca, in rattan e faggio, proveniente da una collezione libanese (30-40mila euro) e un tavolino in ceramica smaltata, cemento e ferro annerito di Georges Jouve del 1959 (40-60mila euro).
Di importanza non inferiore la serie di mobili disegnati da Pierre Jeanneret tra il 1955 e il 1965 per la città indiana di Chandigarh, progettata dal cugino Le Corbusier, tra cui un tavolo da libreria in teak (40-60mila euro), una libreria in teak e alluminio (30-40mila euro) e una serie di quattro sedie in tek e canna (20-30mila euro). La cospicua serie di arredi concepiti da Charlotte Perriand annovera un «coffee table» in quercia e acciaio laccato del 1953 (50-70mila euro) e le eleganti ideazioni di Jacques Adnet comprendono una doppia credenza del 1940 ca, in legno laccato nero e metallo cromato, stimata 15-20mila euro.

Set di sei sedie modello «Métropole» n. 305 detto «Standard» (1950), di Jean Prouvé. © Xavier Defaix
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