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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoli«Rafforzare la rete dei “piccoli musei”, autentici presidi di conoscenza e identità diffusa, favorendo l’accessibilità, la partecipazione e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano». È l’obiettivo principale dell’iniziativa del Ministero della Cultura, che ha finanziato, per il 2025, un fondo per il funzionamento dei piccoli musei, per un ammontare di 1,9 milioni di euro.
Le risorse sono destinate al sostegno di musei regionali, provinciali, civici o privati, gestiti da soggetti pubblici o privati, da enti del Terzo settore e da organizzazioni non profit, che presentano entrate annue non superiori a 50mila euro.
Rientrano in questa definizione i cosiddetti «piccoli musei», ovvero istituzioni permanenti aperte al pubblico, senza scopo di lucro, che effettuano attività di ricerca, collezione, conservazione, interpretazione ed esposizione del patrimonio materiale e immateriale.
Al Fondo hanno potuto fare richiesta i musei con sede in Italia, in possesso di uno statuto o regolamento che ne definisse l’organizzazione e la missione, e aperti al pubblico per almeno 24 ore settimanali, comprensive del sabato o della domenica, oppure, nel caso di aperture stagionali, per non meno di 100 giorni all’anno.
A titolo di esempio, hanno ottenuto 100mila euro il Museo della Regina di Cattolica (Rn), la Pinacoteca Civica «Bruno Molajoli» di Ancona, il Museo Archeologico di Priverno (Lt), il Complesso Monumentale di Torre Alemanna a Cerignola (Fg) e il Museo del Libro Antico di Piazza Armerina (En).
Tra i criteri di ammissibilità rientravano anche lo svolgimento di iniziative rivolte alla comunità locale nel biennio 2022-23 e la disponibilità di canali digitali (sito web o profilo social) dedicati alla comunicazione e alla promozione del museo.
Sono 28 in totale i progetti ammessi al finanziamento, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Essi riguardano interventi per il miglioramento dell’accoglienza e della fruizione, la realizzazione di nuovi apparati informativi e comunicativi, l’allestimento di spazi espositivi, la mediazione culturale, la promozione del patrimonio diffuso e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Una veduta notturna del Complesso Monumentale di Torre Alemanna a Cerignola (Fg)
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