Vincent Noce
Leggi i suoi articoliLa filosofa e studiosa americana di studi di genere Judith Butler ha deciso di ritirarsi da una serie di eventi da lei organizzati al Centre Pompidou di Parigi. Alle origini del gesto è la sua posizione sull’attuale conflitto tra Israele e Hamas: «Mi è ormai chiaro che la mia presenza alla fine di aprile nel programma del Centre Pompidou sarà una distrazione rispetto all’importante lavoro che artisti e intellettuali presenteranno in quell’occasione. Di conseguenza ho deciso di non intervenire formalmente agli eventi, ma ho esortato tutti gli ospiti a parteciparvi come previsto. È una mia scelta, basata sul mio giudizio su ciò che è meglio in queste circostanze, e confido che il programma sarà davvero eccellente e invoglierà il pubblico a partecipare», ha scritto la studiosa in una nota.
La docente di Berkeley è stata invitata dal Pompidou come «intellettuale in residenza» per una serie di conferenze ed eventi. Prevista inizialmente dal 14 settembre 2023 al 25 gennaio 2024, la serie è stata rinviata a causa di scioperi del personale che hanno portato a ripetute chiusure del centro. La «stagione intellettuale» dell’istituzione parigina, che comprende un panel con il filosofo francese Étienne Balibar, è stata riprogrammata dal 24 al 28 aprile. Dal Pompidou comunicano di star rielaborando i dettagli del programma, che dovrebbe essere annunciato a breve.
Butler, che fa parte dell’associazione americana Jewish Voice for Peace, è stata criticata per le dichiarazioni rilasciate durante una conferenza videoregistrata il 3 marzo nei pressi di Parigi. Durante la trasmissione francese «Paroles d’Honneur» su YouTube , Butler ha affermato che l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, seppur «terribile», «non è stato un attacco terroristico o un atto antisemita», ma una «rivolta» e un «atto di resistenza armata». La studiosa ha poi chiosato: «Finirò nei guai per questo». Sul sito francese di notizie Mediapart Butler ha poi spiegato che i suoi commenti intendevano «analizzare» l’azione di Hamas «come tattica politica», ma ciò «non significava che lei sostenesse Hamas o ne glorificasse le atrocità».
Il Comune di Parigi aveva già cancellato uno dei suoi interventi sulla Palestina a dicembre 2023. A marzo l’École Normale Supérieure ha cancellato altre due conferenze sui temi al centro dell’ultimo libro di Butler (in Italia edito da Laterza col titolo Che mondo è mai questo?, 2023, Ndr).
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