Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliRoberto Casamonti, ottantatreenne patron della fiorentina Tornabuoni Arte, compie una mossa inaspettata: dopo avere chiuso nel 2020 la sede londinese, a causa della Brexit (come altri suoi colleghi), torna a espandersi aggiungendo alle sue sette sedi attualmente operative un’ottava a Roma, in via Bocca di Leone 88, nei pressi di piazza di Spagna.
Con ingresso sull’atrio, lo spazio dispone di una superficie di 150 metri quadrati che si snoda in lunghezza, in asse con il portone del palazzo, creando così un forte effetto prospettico dalla strada. «Sono orgoglioso di aprire a Roma. Era da tempo che ne sentivo il bisogno ma con l’avanzare dell’età il pensiero finiva sempre con lo scivolare via. Mi dicevo che ho già molti collezionisti romani, con i quali ho stretto un legame di complice fiducia, in alcuni casi di amicizia. Poi si sono sommate condizioni favorevoli, tra cui la buona collaborazione con la fiera “Roma Arte in Nuvola”, che mi ha invitato ad allestire un’antologica di Piero Dorazio, e con la quale per la prossima edizione si delineano nuovi progetti», ha dichiarato il gallerista.
Mercante d’acciaio di vecchio stampo, animato da un inossidabile amore per l’arte, Casamonti presta una forte attenzione al presente. Non è un caso che dal 1993 inizi a tracciarsi la strada nella scena internazionale aprendo una sede in Svizzera, a Crans-Montana, ancora prima di fondare la seconda sede italiana (a Milano due anni dopo, seguita nel 2004 da Forte dei Marmi, Parigi nel 2009 e Londra nel 2015 mentre a Firenze avviava anche due gallerie di antiquariato).
Oggi Casamonti prosegue l’attività di ricerca e di approfondimento sia per quanto riguarda i maestri storicizzati, che sono il core business della Tornabuoni Arte, sia nei confronti dei più giovani e sul nuovo capitolo intrapreso nella Capitale non ha dubbi: «Sto investendo molte energie nell’impresa di Roma, perché sono consapevole che il mercato dell’arte non ha mai avuto vita facile. Lavoreremo esclusivamente con la massima qualità delle opere che tratto: andrò in cerca di nuovi lavori e degli artisti straordinari attivi in città».
La direzione della galleria di Roma è affidata ad Andrea Bizzarro, romano, che dal 2020 dirige la sede di Forte dei Marmi e continuerà a mantenere questo ruolo. Laureato in Storia dell’arte, insieme al socio Matteo Boetti ha fondato e diretto una galleria tra Todi e Roma per una decina di anni. «Il mio obiettivo, spiega, è di contestualizzare nella città la già forte identità di Tornabuoni Arte, individuando quegli artisti che possano interessare i collezionisti romani, ma anche un pubblico più vasto. Proporremo due o tre mostre l’anno, tra tematiche e monografiche». L’inaugurazione è statacon un’antologica di Lucio Fontana, tra i primi artisti amati dal giovane Casamonti e con il quale ha sempre inaugurato le nuove sedi.
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