L’equilibrio è uno stato di quiete, una condizione cui aspiriamo in un mondo dominato da caos e mutamento. Attraversa ogni aspetto della vita e del sapere ed è il tema della 12ma edizione di Flashback Art Fair. «Attraverso opere d’arte, performance, talk, laboratori e musica esploreremo le innumerevoli sfaccettature di un tema che tocca profondamente la condizione umana e la vita in tutte le sue forme», spiegano le due direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe.
La funambolica passeggiata dell’uomo in giacca e camicia che cammina su una corda tesa nell’immagine guida «Italians no longer have work», opera di Sandro Mele, monumento alla precarietà sociale ed economica, introduce agli eleganti equilibri delle opere di arte antica, moderna e contemporanea proposte dalla quarantina di gallerie che dal 31 ottobre al 3 novembre visiteranno ospiti, visitatori, collezionisti e appassionati negli spazi di Flashback Habitat.
Un parterre principalmente nazionale, ma non solo, che ci ha abituato negli anni a proposte di grande qualità, e che in questa edizione spazia dal Cinquecento fiammingo della galleria olandese Floris Van Wanroij alle geometrie di Giulio Paolini della torinese InArco, dalla statuaria greco-romana proposta dalla romana Antiques Par Force agli antichi tappeti persiani proposti dal milanese Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, agli stupefacenti e improbabili equilibri delle opere di Arcangelo Sassolino in dialogo con alcuni tondi di Emilio Vedova nello stand della veronese Galleria dello Scudo.
E poi ancora, opere di Renato Guttuso e Pietro Consagra dalla Galleria Aleandri Arte Moderna (Roma), dipinti futuristi di Giacomo Balla dalla Galleria Russo (Roma), quelli di Francesco Guerresi da Giamblanco (Torino) e di Francesco Hayez da Bottegantica (Milano) e molto altro. Senza dimenticare, come ogni anno, i Flashback Lab di Mariachiara Guerra, i Flashback sound e i Flashback talk. Ma l’esperienza di Flashback non si esaurisce nei giorni della fiera.
La ricerca e la sperimentazione animano tutto l’anno i 20mila metri quadrati e i tre padiglioni di Flashback Habitat, il centro artistico indipendente diretto e fondato nel 2022 dall’artista Alessandro Bulgini nell’ex brefotrofio immerso nel verde a due passi dal centro città.
Uno spazio che ospita numerose associazioni culturali, eventi, opere, mostre e progetti. Chi visita la fiera potrà vedere, per esempio, la mostra «Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto», con tutti i manifesti di 6x3 metri realizzati durante l’anno per la decima edizione, dedicata al tema del Camouflage, da Francesca De Angelis, Marina Arienzale, Charlotte Landini, Monica Podda e Stefano Budicin, Cocis Ferrari, Giuseppe Fittipaldi e Davide Dormino. Ma anche le rassegne «Una Vita Migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino», con ricordi, memorie e fotografie di chi è nato, ha vissuto o lavorato nell’ex brefotrofio torinese, e «Galaverna» di Massimo Sacchetti.
Il tutto illuminato da una grande installazione luminosa allestita in permanenza, la scritta rossa «mater», che domina la città sul lato di corso Vittorio, dal tetto della palazzina che ospitava la sala parto, un omaggio alla storia del luogo e alla ricerca del proprio posto nella vita.