Image

Un’immagine da piattaforma e app volute da Gennaro Sangiuliano

Image

Un’immagine da piattaforma e app volute da Gennaro Sangiuliano

I nuovi «Musei Italiani» verso biglietterie solo online

Stanno prendendo sempre più corpo la piattaforma e l’app volute da Gennaro Sangiuliano e guidate da Massimo Osanna per agevolare la visita dei luoghi della cultura statali 

Image

Arianna Antoniutti

Leggi i suoi articoli

Tutti i musei italiani a portata di clic. Sta prendendo sempre più corpo (digitale) Musei Italiani, piattaforma e app volute da Gennaro Sangiuliano come responsabile del Ministero della Cultura e coordinate dalla Direzione Generale Musei guidata da Massimo Osanna. L’applicazione, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store, mette in rete siti e musei statali, agevolando la visita dei luoghi della cultura, nell’ambito di un’aumentata digitalizzazione del patrimonio

Tra le sue tante funzioni (descrizione del museo, suggerimenti, contatti, visite guidate, percorsi tematici e accessibilità), la vera rivoluzione dell’app è legata alla possibilità di acquistare, direttamente online, i biglietti di ingresso ai musei. Grazie alla georeferenziazione, il turista, italiano o straniero (l’app è disponibile anche in inglese), è guidato alla scoperta dei siti a lui vicini. Per ciascun luogo viene visualizzata la distanza e se, in quel momento, il museo è aperto o meno. Non solo: l’app suggerisce anche una selezione di mostre temporanee visibili in tutta Italia. Ancora, le funzioni «Scelti per te» e «Scopri il patrimonio» presentano consigli mirati seguendo specifiche aree di interesse, come collezioni di arte contemporanea, parchi, monumenti archeologici, giardini storici. 

Ma, oltre all’orientamento e alle informazioni sulla visita, perché è rivoluzionario l’acquisto online? Perché, cliccando su acquista biglietti, non solo si viene automaticamente indirizzati sul sito del concessionario di ticketing di ciascun museo ma, soprattutto, si possono ottenere titoli di accesso per musei sino a questo momento sprovvisti di servizi di vendita online. Come diceva Massimo Osanna, direttore Musei del MiC, anticipando a «Il Giornale dell’Arte» il rilascio dell’app: «Al di fuori del circuito dei grandi attrattori esistono ancora moltissimi musei non solo sprovvisti di concessionario, ma che non hanno neppure il Pos, e offrono la sola possibilità dell’acquisto di biglietti, in loco e in contanti. Una situazione anacronistica che necessitava di un provvedimento». 

L’app sta incontrando il consenso del sistema museale italiano, tanto che non sono pochi gli istituti che hanno deciso di rinunciare alle biglietterie fisiche, e di servirsi di Musei Italiani e totem in loco per la vendita dei biglietti. Emanuela Daffra, responsabile della Direzione regionale Musei Lombardia, ha annunciato che tutti i 13 musei della Direzione transiteranno sul nuovo sistema di bigliettazione entro la fine d’anno. I primi saranno il Complesso della Certosa di Pavia e Palazzo Besta a Teglio, a seguire, i musei della Valle Camonica (Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica, Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica), e, dopo l’estate, anche il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina. A Roma, hanno già aderito al nuovo sistema tutti i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica e le quattro sedi del Museo Nazionale Romano. Solo pagamenti elettronici, quindi, per una rivoluzione digitale che è appena iniziata.

Arianna Antoniutti, 11 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Durante i lavori di riqualificazione della grande piazza pedonale che unirà l’area del Mausoleo di Adriano con la Basilica di San Pietro, emersi i resti di un impianto per la tintura e il lavaggio delle vesti: saranno ricollocati nei giardini di Castel Sant’Angelo

Il capolavoro di Leon Battista Alberti ispirato al Santo Sepolcro farà da sfondo a 109 oggetti preziosi donati dalle corti europee alla Basilica di Gerusalemme, tra cui il cinquecentesco Ornamento di Ferdinando I de’ Medici che nei prossimi mesi verrà restaurato a Roma

Nei musei pubblici da più di vent’anni questi funzionari ogni giorno si occupano di prestiti e movimentazione di opere, ma non sempre figurano con questa dicitura: manca infatti il riconoscimento ufficiale della professione

Il portale «MNR digitale-collezioni e archivi», in fase di sviluppo, è già consultabile e offre la possibilità di navigare fra 52mila record relativi all’Archivio del Catalogo e 500mila relativi all’Archivio Fotografico

I nuovi «Musei Italiani» verso biglietterie solo online | Arianna Antoniutti

I nuovi «Musei Italiani» verso biglietterie solo online | Arianna Antoniutti