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Uno still del video di documentazione del trasporto della statua del Gattamelata

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Uno still del video di documentazione del trasporto della statua del Gattamelata

Il Gattamelata e il suo destriero stanno lasciando il sagrato della Basilica del Santo

È la terza «discesa» del gruppo bronzeo dal suo collocamento sul sagrato: la prima avvenne nel mese di novembre del 1917, la seconda il primo ottobre del 1940

Oggi 8 ottobre a Padova, dopo circa tre anni nei quali il Gattamelata è rimasto avvolto dai ponteggi, vengono effettuate le attente operazioni di sollevamento e calo a terra del celebre monumento equestre di Donatello, che lascia il sagrato della Pontificia Basilica di Sant’Antonio per essere sottoposto a ulteriori necessari accertamenti preliminari al suo restauro, effettuati grazie al sostegno delle organizzazioni americane senza scopo di lucro «Friends of Florence» e «Save Venice», che poi non faranno mancare il loro contributo neppure nella fase restaurativa vera e propria. A conclusione di queste manovre, le due parti del monumento verranno collocate nel vicino ex Museo Civico.

Il cronoprogramma prevede che oggi abbiano luogo le fasi di imbragatura, sollevamento e calo a terra, e trasporto nell’androne del vicino ex Museo Civico, dell’effigie del condottiero; mentre nella giornata di domani sarà compiuto l’intervento di separazione del cavallo dal basamento in pietra, con la stessa destinazione del suo cavaliere.

Questa è la terza «discesa» del gruppo bronzeo dal suo collocamento sul sagrato, verso il 1457. La prima avvenne nel mese di novembre del 1917, quando il Monumento venne ricoverato a Roma in Palazzo Venezia sino al termine della Prima guerra mondiale (fece ritorno al suo posto nel luglio del 1919). La seconda avvenne il primo ottobre del 1940, quando nuovamente il Gruppo fu smontato all’inizio della Seconda guerra mondiale e ricoverata presso l’Abbazia di Carceri d’Este (Pd) dove rimase sino al 6 giugno 1945.

Gaspare Melchiorri, 08 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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