Camilla Bertoni
Leggi i suoi articoliNella Villa Pisani di Stra (Venezia) saranno presentati il 6 dicembre i lavori di restauro che hanno interessato la Sala di Apollo, conosciuta anche come Sala delle Dame, con i dipinti murali del veneziano Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849). È la numero 71 delle 168 stanze della villa, Museo Nazionale dal 1884, che conserva sul soffitto del Salone da ballo l’affresco di Giambattista Tiepolo con «La gloria dei Pisani». La copertura in questa zona centrale è stata restaurata nel 2020 e, con la conclusione di questo nuovo intervento, si riapre al pubblico l’intera ala napoleonica.
Situata lungo la riviera del fiume Brenta, la villa è stata edificata su progetto di Gerolamo Frigimelica a partire dal 1720 su commissione di Almorò e Alvise Pisani. Nel 1807 venne ceduta a Napoleone che ordinò lavori di ammodernamento del parco e di diverse sale dell’ala sud est dove soggiornò fino alla cessione dei suoi possedimenti italiani all’Austria. È qui che si trova anche la Camera da letto imperiale con il celebre e imponente baldacchino, decorata, oltre che da Bevilacqua, da Giuseppe Borsato e Pietro Moro, con gli arredi di Giuseppe Maggiolini.
Finanziato dalla Direzione regionale dei Musei Nazionali del Veneto, il restauro era iniziato a febbraio scorso in seguito alla caduta di una porzione di intonaco che aveva rivelato problematicità: il consolidamento del solaio della volta, con le sue travature, e il restauro dei dipinti murali sono stati eseguiti da una squadra di professionisti (delle ditte R.W.S. Restauro e Conservazione opere d’Arte, Wm Studio Associato Menato & Meneghetti, R-struct Engineering) sotto la direzione dell’architetto Loretta Zega. Bevilacqua raffigurò in questa sala divinità della mitologia latina entro cornici a stucco ovali legate tra loro da un fregio decorativo a ghirlande, motivi floreali e aquile: Apollo è accompagnato dalle Ore, sorelle delle Moire che controllavano il Tempo, un tema dal significato astronomico che allude allo scorrere delle stagioni. Le figure si stagliano su un fondo chiaro a cui è stata restituita l’originaria luminosità, ritrovando l’accordo tra la volta e le pareti. Inoltre le indagini sul solaio hanno fornito dati inediti di notevole importanza sugli elementi del controsoffitto precedente all’intervento napoleonico, utili a ricostruire la storia della villa.
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