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Camilla Bertoni
Leggi i suoi articoliSicuramente il proprietario di quel magazzino, in Val di Ledro in provincia di Trento, non pensava che in mezzo alle pietre in deposito si trovasse anche una stele preistorica. Subito segnalata, lo scorso anno, all’UMSt Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Provincia autonoma di Trento, la stele è rimasta sotto sequestro per un anno per indagini sulla sua provenienza e identità, fino a pochi giorni fa, quando il nucleo dei Carabinieri Tpc di Venezia, senza alcun procedimento a carico del proprietario, l’ha riconsegnata alla Soprintendenza che ha potuto iniziare l’opera di restauro.
«Si tratta di una statua stele antropomorfa risalente al III millennio a.C., spiega Elisabetta Mottes, direttrice dell’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza della Provincia autonoma di Trento, probabilmente appartenente allo stesso gruppo identificato come “di Arco”, noto a livello internazionale, i cui altri otto esemplari sono conservati al Museo dell’Alto Garda Mag di Riva del Garda (Tn). Si tratta di monumenti eccezionali, stele istoriate su tutti quattro i lati, iscrivibili al fenomeno del megalitismo europeo esteso dalla Bretagna all’Ucraina e di cui sono espressione tra le più significative. Il recupero di questo ulteriore esemplare, il ventitreesimo finora conosciuto nel cosiddetto “Gruppo atesino”, è un fatto di grande rilevanza. Le stele di questo gruppo possiedono caratteristiche che le distinguono rispetto a quelle, per esempio, della Lunigiana o della Val Camonica, a loro volta identificate da altre specificità».
Negli esemplari conservati al Mag, in marmo proveniente dalla Val Venosta (Alto Adige), si riconoscono personaggi maschili, caratterizzati da armi e simboli che fanno pensare a individui di rango oppure divinità, femminili, con la raffigurazione dei seni, e un personaggio privo di segni distintivi, forse un bambino. I primi otto ritrovamenti risalgono alla fine degli anni ’80, non in contesto originario, nel corso dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale di Arco. Lo stesso sito dal quale si ipotizza possa essere stata ritrovata anche questa stele che entra così nel patrimonio della Provincia autonoma di Trento per essere conservata ed esposta insieme alle altre al Mag di Riva del Garda dove giungerà fra qualche mese, a restauro completato.

La statua stele dell’Età del Rame ritrovata in provincia di Trento
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