
Elena Correggia
Leggi i suoi articoli«Oggi il mercato è attento a cogliere le opportunità, ma anche molto selettivo e il segreto è quindi saper curare cataloghi appetibili. Ciò accade se si offre un grande capolavoro oppure proponendo oggetti unici: per rarità, provenienza, fuori dall’ordinario, introvabili altrove». Parola di Guido Wannenes, amministratore delegato dell’omonima casa d’aste che seguendo questa strategia ha messo a segno un fatturato di 16.769.056 euro nella prima parte dell’anno (che considera anche il mese di luglio), in crescita del 18,81% rispetto al corrispondente periodo del 2023. «I risultati sono stati al di sopra delle aspettative, come testimoniano ad esempio la vendita di dipinti antichi che abbiamo battuto a marzo e l’asta dedicata a Gina Lollobrigida che ha avuto un’eco mondiale e 100% di venduto», aggiunge Wannenes. Il dipartimento trainante è stato quello di gioielli con un fatturato che supera i 3 milioni, mentre l’arte moderna ha messo a segno un record mondiale: un dipinto di Kurt Seligmann, venduto a 575.100 euro. Fra le prossime aste in calendario spicca quella di dipinti antichi, in programma nella Villa Carrega Cataldi di Genova il 27 novembre. Il corposo catalogo è composto da quasi 300 lotti e comprende un importante ritratto del principe Gaspare Paluzzi Albertoni dipinto da Jacob Ferdinand Voet, artista fiammingo che lavorò a Roma sia per la corte papale sia per l’aristocrazia. L’opera, sottoposta a notifica, ha una stima di 30-50mila euro e venne eseguita in occasione del matrimonio del principe con Laura Caterina Altieri, nipote di papa Clemente X.
La monumentalità compositiva si coniuga per emotività e per le stesure a «Sant’Andrea apostolo» del Guercino, olio su tela del 1643, proveniente dalla Chiesa di San Martino Maggiore a Bologna (40-60mila). L’espressività di sguardi e gesti così come gli effetti chiaroscurali apprezzabili ne «La negazione di San Pietro» di Giuseppe Vermiglio (30-50mila) rivelano la sua ispirazione al capolavoro tardo di Caravaggio sul medesimo soggetto conservato al Metropolitan di New York. Infine, un pittore piuttosto raro sul mercato, ma in assoluto fra i principali rappresentanti del Cinquecento emiliano, Dosso Dossi, è qui presente con una tela raffigurante san Giovanni Battista (100-200mila).
Il 28 novembre sempre a Genova sarà la volta degli arredi, delle sculture e oggetti d’arte. In asta si fa notare uno stipo monetiere in legno ebanizzato, ampiamente ornato in corallo e realizzato a Trapani nella prima metà del XVII secolo, rintracciato in una collezione privata dalla storica dell’arte Maria Concetta Di Natale (stima 50-80mila euro). «Si tratta di un’opera d’arte che corona un percorso di proposte sul corallo trapanese che seguiamo da tempo e che vanta un collezionismo anche internazionale», spiega Wannenes.
Si passa poi alla Roma della seconda metà del Settecento con una coppia di comodini in legno intagliato e dorato che fotografano un periodo in cui il rococò cede il passo al neoclassico (8-12mila), così come una consolle in legno intagliato e dorato dell’ultimo quarto del XVIII secolo che trova in alcune ideazioni espresse da Giovanni Battista Piranesi gli stilemi di riferimento (6-8mila).
Infine, in occasione di Artissima la sede torinese di Wannenes, Casa Ponzio Vaglia (in via Giolitti 45/C), espone in anteprima «Amor», scultura in alluminio di Robert Indiana del 1998 che sarà uno dei lotti di punta dell’incanto di arte moderna e contemporanea in programma a Milano il 5 dicembre con una valutazione di 250-300mila euro.

Consolle in legno intagliato e dorato, Roma, ultimo quarto del XVIII secolo. Cortesia di Wannenes casa d’aste

«Sant’Andrea apostolo» (1643) del Guercino. Cortesia di Wannenes casa d’aste

«La negazione di san Pietro» di Giuseppe Vermiglio. Cortesia di Wannenes casa d’aste

Stipo monetiere in legno ebanizzato, Trapani, prima metà del XVII secolo. Cortesia di Wannenes casa d’aste

«Amor» (1986) di Robert Indiana. Cortesia di Wannenes casa d’aste

Coppia di comodini in legno intagliato e dorato, seconda metà del XVIII secolo. Cortesia di Wannenes casa d’aste

«San Giovanni Battista» (1522 ca) di Dosso Dossi. Cortesia di Wannenes casa d’aste

«Ritratto del principe Gaspare Peluzzi Altieri» di Ferdinand Voet. Cortesia di Wannenes casa d’aste
Altri articoli dell'autore
Decadente ma di qualità, l’Art nouveau amata da un connaisseur, va all’asta a Parigi
Con un nuovo presidente, Klaas Muller, la fiera belga, una delle più longeve al mondo, si prepara a esporre oltre 5mila anni di storia. 12 le presenze italiane
Opere di grandi autori non sono per forza un’esclusiva di chi ha il portafoglio gonfio, basta avere pazienza e l’occhio giusto. Sotto i 10mila euro sono da valutare disegni antichi e alcune carte moderne
Ultimi fuochi di fine anno per l’arte moderna e contemporanea a Milano il 17 e 18 dicembre