Stéphane Renault
Leggi i suoi articoliL’anno inizia con un matrimonio di convenienza avviato sotto i migliori auspici. Il 15 gennaio, in occasione della celebrazione ufficiale dell’unione tra il Mobilier national e la Cité de la Céramique - Sèvres & Limoges, la ministra della Cultura francese, Rachida Dati, ha presentato questo «nuovo operatore, unico al mondo» come un «vero e proprio moltiplicatore delle nostre arti e mestieri. Con la creazione delle Manufactures nationales il Ministero dispone ora di un braccio per promuovere l'artigianato e le arti decorative, ha proseguito la titolare de dicastero di Rue de Valois. E ci stiamo dotando di risorse all’altezza delle nostre ambizioni. Unendo le forze con Sèvres e il Mobilier National, rafforziamo un modello unico di eccellenza che incarna l’arte di vivere francese, un'identità culturale che ispira e s’irradia in tutto il mondo».
Il nuovo operatore riceverà un aumento del 25% dei finanziamenti dal Governo francese, con 4 milioni di euro per il budget operativo e 1 milione di euro per gli investimenti. A ciò si aggiunge il rinnovo del finanziamento del Piano delle professioni artistiche, pari a 1,2 milioni di euro per il 2025. In totale, il budget per la nuova Manufactures nationales ammonta a 51 milioni di euro all’anno.
Presieduta da Hervé Lemoine, la Manufactures nationales-Sèvres & Mobilier national si appresta ad attuare una nuova politica di commissioni pubbliche, sostenendo progetti come il tavolo Cabinet, realizzato da undici piccole imprese delle regioni Occitania, Hauts-de-France e Auvergne Rhône-Alpes, e la produzione di dodici arazzi per la Corona danese o per Notre-Dame de Paris, affidata dai Gobelins agli Ateliers privés d’Aubusson.
Ad Aubusson, ma anche a Beauvais, Sèvres, Alençon, Limoges o Le Puy-en-Velay, 650 persone lavorano nelle Manufactures nationales, presenti in 8 dipartimenti, in rappresentanza di 53 professioni artistiche che incarnano il know-how francese in campi diversi come la ceramica, l’arazzo o il merletto. «Questo profondo radicamento nelle nostre regioni è essenziale, ha dichiarato la ministra. E ciò è vero innanzitutto per il ruolo trainante svolto dalle Manifatture in un tessuto locale di maestri artigiani, di piccolissime imprese e di Pmi che spesso sono aziende del patrimonio vivente. Ma è vero anche perché sono un motivo di orgoglio e di riconoscimento per le comunità locali. L'effetto concreto è che queste aree, spesso rurali, fanno conoscere la Francia da Manhattan a Shanghai».
Tra i progetti annunciati per il 2025, in seguito alla fusione di questi istituti nella nuova entità, vi sono la creazione di un centro di formazione per apprendisti (Cfa) e di un programma di educazione artistica e culturale, «Picasso e le professioni dell’arte»; il lancio di un Laboratorio di pratiche sostenibili, sostenuto dalla Fondation Bettencourt Schueller; progetti per celebrare il centenario dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, che ha affermato lo stile Art Déco in tutto il mondo (la mostra «Nouveaux Ensembliers», il programma «Pavillon» e nuove commissioni pubbliche); il sostegno alle imprese del patrimonio vivente e ai maestri artigiani; le campagne di acquisizione a sostegno degli artisti creativi; gli eventi fuori sede sia al Musée d’Orsay che al Grand Palais, con l’obiettivo di far conoscere meglio le arti e i mestieri e di incoraggiare le persone a intraprendere una carriera in questo settore.
Inoltre, sarà migliorato l’accesso alle collezioni, seguendo l’esempio del Musée national Adrien Dubouché di Limoges, che metterà online le sue collezioni. Per il suo 200mo anniversario, il Musée National de la Céramique di Sèvres si trasformerà per tornare a essere uno dei principali musei della ceramica del mondo.
Sapere e condivisione del sapere... Diverse iniziative mirano a promuovere l’artigianato francese sulla scena internazionale: un programma di residenze per designer e artigiani; il rilancio delle decorazioni delle ambasciate in collaborazione con il Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri; il lancio di «The Savoir-Faire», una rivista in inglese dedicata all’artigianato.
Per l'artigianato e le arti decorative francesi è sempre la stessa storia”, ha concluso il Ministro della Cultura. Una storia di eredità, di trasmissione, di gesti e di saperi, ma anche di creazione e innovazione. È una storia che va avanti da secoli, e la Francia brilla grazie ai suoi artigiani. Unendo le forze con Sèvres e il Mobilier National, rafforziamo un modello unico di eccellenza che incarna l’arte di vivere francese, un'identità culturale che ispira e irradia in tutto il mondo. Insieme, scriviamo una nuova pagina di questa storia, che continuerà a stupirci.
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