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Iperdecorativi: nature morte e scene di caccia

Luana De Micco

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Nei giorni della fiera internazionale di pittura antica Paris Tableau, Artcurial organizza il 13 novembre la vendita «Sguardo sull’età d’oro della pittura olandese»: essenzialmente ritratti, diverse scene di genere di Adriaen van Ostade (1610-85) e soprattutto nature morte, tutte opere che provengono da una collezione privata francese. Da segnalare una composizione di «Pesche, prugne e uva in una coppa di porcellana cinese» firmata Jacob van Hulsdonck, pittore di Anversa (1582-1647) e maestro nell’arte della natura morta che influenzò alcuni artisti del Seicento francese come Louyse Moillon, Jacques Linard e Pierre Dupuis. Il quadro è stimato 250-350mila euro. Intorno ai 150mila  si aggirano invece le stime del delicato «Cesto di uva rossa, bianca e nera» di Isaac Soreau (1604-44), artista impregnato di tradizione fiamminga che aprì bottega a Hanau, vicino a Francoforte. Lo stesso giorno Artcurial vende all’asta, con il titolo «Rue Galliera», anche una collezione privata di quadri francesi del XVIII secolo che comprende in particolare alcune opere di Jean-Baptiste Oudry (1686-1755), pittore ufficiale di scene di caccia alla corte del re Luigi XV, tra cui un maestoso «Ritratto di uomo in veste di cacciatore» del 1725 e la scena «Cane bianco fermo davanti ad una lepre». Entrambi i quadri sono stimati tra 200 e 300mila euro. Nella collezione figura anche «Sarah che presenta Agar a Abramo» di Joseph-Marie Vien (1716-1809), maestro di Jacques-Louis David, realizzato durante gli anni di formazione trascorsi a Roma, nel 1749. Il quadro, che secondo gli esperti di Artcurial annuncia la corrente neoclassica, di cui Vien fu uno dei primi esponenti in Francia, è stimato intorno ai 200mila euro. Di Claude-Joseph Vernet, che sempre per Luigi XV dipinse scene marittime, va infine all’incanto una «Tempesta» del 1787 (150-200mila euro).

Luana De Micco, 18 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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