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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl restauro della «Belle Ferronnière» è terminato e il capolavoro di Leonardo è pronto a raggiungere la grande retrospettiva che si aprirà al Palazzo Reale di Milano tra qualche giorno, nell’ambito di Expo 2015: «I visitatori della mostra milanese avranno il privilegio di essere i primi ad ammirare il dipinto appena restaurato», ha osservato Sébastien Allard, direttore del dipartimento delle Pitture al museo del Louvre, parlando a una manciata di giornalisti (tra cui anche «Il Giornale dell'Arte») nei locali iperblindati del Centre de recherche et de restauration des musées de France, che si trovano in un’ala del museo parigino. È in una di queste sale affacciate sui giardini delle Tuileries ed esposte alla luce naturale del sole, che ha lavorato la restauratrice Agnès Malpel negli ultimi quattro mesi. Ed è sempre qui che abbiamo potuto scoprire l’opera, dipinta su una tavola di noce di appena 7 mm di spessore, semplicemente posata su un cavalletto, senza la cornice.
Il volto della bella dama vestita di rosso, dallo sguardo sfuggente e il diadema sulla fronte, che si era ingiallito nel corso degli anni, ha ritrovato il suo incarnato rosato. Si rivedono i particolari dell’abito, i fiocchi e i nodi delle maniche, che erano andati persi col tempo. Agnès Malpel ha effettuato soprattutto un lavoro di assottigliamento delle vernici ormai
ossidate, ingiallite e opache, che erano state aggiunte durante un precedente
restauro nel 1952. «Erano stati proposti tre livelli di alleggerimento delle vernici, ha
spiegato la restauratrice, uno leggero, uno moderato e uno più radicale. Quest’ultimo
è stato rapidamente scartato. Si rischiava che le screpolature della pittura si
vedessero troppo. Si sarebbe inoltre dovuto intervenire su uno strato di vernice più
profondo che si era cristallizzato e reagiva male ai solventi. La scelta era tra
eliminarlo completamente, rischiando di avvicinarci troppo alla materia di Leonardo, o
di conservarlo. È stato dunque deciso di procedere con un intervento moderato che
ci ha assicurato un netto miglioramento estetico senza prendere rischi. Nonostante
qualche velo ancora presente, ha aggiunto la Malpel, possiamo ritenerci soddisfatti
del risultato». Le analisi sul dipinto hanno permesso di stabilire che il riflesso rosso presente sulla guancia sinistra e sul collo della Belle Ferronnière era un’abrasione.
Alla restauratrice è stato chiesto di attenuare quel riflesso «reintegrando l’alterazione nelle curve del volto in modo da non disturbare più la lettura del quadro».
Oltre alla «Belle Ferronnière» il Louvre presterà a Milano anche il «San Giovanni Battista», «L’Annunciazione» e alcuni disegni di Leonardo della sua collezione. Dopo di che la Bella tornerà a Parigi prima raggiungere più tardi il futuro museo del Louvre Abu
Dhabi, che aprirà negli Emirati Arabi a fine 2015-inizi 2016.
Il restauro della «Belle Ferronnière», il cui stato generale di conservazione, compreso il supporto è molto buono, è stato meno complicato e ha richiesto meno tempo di quello, chiuso tra le polemiche, della «Sant’Anna, la Vergine e il Bambino». Su quale altro capolavoro del genio toscano il Louvre si prepara a intervenire? «Per adesso bisogna tirare le conclusioni di questo nuovo lavoro come era stato fatto alla fine dei lavori sulla Sant’Anna, ci risponde Allard. Quanto al restauro della Gioconda, se è a questo che pensa, non è previsto. Ci sono alcuni dipinti di Leonardo, come lo stesso San Giovanni Battista, che sono in condizioni peggiori e necessitano un intervento ben più urgente rispetto alla Gioconda».
Alla mostra su Leonardo che aprirà nel Palazzo Reale di Milano il 16 aprile è dedicato un ampio servizio nel fotogiornale «Vernissage» allegato al numero di aprile di «Il Giornale dell'Arte».
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Leonardo rischia

La «Belle Ferronnière» dopo il restauro. Foto © C2RMF, Thomas Clot

un particolare della Belle Ferronnière dopo la riflettografia infrarossa. Foto © C2RMF:Elsa Lambert

Leonardo da Vinci, «Ritratto di dama (la Belle Ferronnière)», Parigi, Musée du Louvre

Gli occhi della Belle Ferronnière, scelta com immagine guida della mostra milanese su Leonardo
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