Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Veduta esterna dell’Oratorio di Santa Caterina di Montovolo

Image

Veduta esterna dell’Oratorio di Santa Caterina di Montovolo

La Regione Emilia-Romagna per l’Appennino bolognese: si restaurano una chiesetta medievale e due piccoli musei

160mila euro finanziano il recupero dell’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria di Montovolo (nel comune di Grizzana Morandi) e la riqualificazione del complesso museale di Poggiolforato

Vittorio Bertello

Leggi i suoi articoli

L’obiettivo è la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Appennino bolognese. La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 160mila euro per finanziare il restauro dell’Oratorio di Santa Caterina di Montovolo, nel comune di Grizzana Morandi (Bo), e la riqualificazione del complesso museale di Poggiolforato, nel Comune di Lizzano in Belvedere, che comprende il Museo Etnografico «Giovanni Carpani» e la Casa Museo «Le Catinelle».

Le due convenzioni, approvate dalla Giunta regionale, guidata dal presidente Michele de Pascale, rientrano negli interventi a sostegno della conservazione e della fruizione del patrimonio culturale diffuso, con l’obiettivo di rinforzare l’identità e l’attrattività turistica delle aree interne.

Il piccolo oratorio di Santa Caterina d’Alessandria si trova a poca distanza e maggiore quota rispetto al Santuario della Beata Vergine della Consolazione di Montovolo, su un piccolo scoglio roccioso, raggiungibile attraverso un percorso sterrato ed esclusivamente pedonale e circondato da una fitta vegetazione boschiva. Di forme romaniche, costruito in pietre tagliate, è tra i più antichi e meglio conservati esempi di oratori romanici dell’Appennino. La località dove sorge il monumento (Montovolo) conserva nel suo stesso nome la dedicazione a Giove Appennino.

L’origine duecentesca ne attribuisce la fondazione a un ex voto crociato. L’interno, suddiviso in due campate, è coperto da volte a crociera e decorato da affreschi quattrocenteschi (di cui non si conosce con esattezza l’autore), rappresentanti Santa Caterina, la Crocefissione, e un suggestivo Giudizio Universale contrapposto alla raffigurazione dell’Inferno. Gli affreschi dell’oratorio di Santa Caterina sono stati staccati per poterli meglio conservare. Davanti all’altare, di fattura moderna, il piccolo sarcofago di Sant’Acazio del XIII secolo.

L’affresco raffigurante l’Inferno

L’affresco raffigurante il Giudizio Universale

Non lontano dall’oratorio si trova un’imponente «balzo» dal quale si narra che il demonio abbia gettato Santa Caterina dopo che lei non aveva voluto cedergli, salvata poi in volo da due angeli che l’hanno sorretta. Proprio sull'orlo della roccia a picco sul balzo, si possono vedere scavate sulla nuda pietra quelle che sembrano essere le «impronte» lasciate dalle dita di una mano: secondo la leggenda, questi segni sarebbero stati lasciati sulla roccia proprio dalle dita della Santa, nell'estremo tentativo di aggrapparsi alla parete.

Il secondo intervento riguarda il Museo Etnografico «Giovanni Carpani» e la Casa Museo «Le Catinelle», a Poggiolforato di Lizzano in Belvedere (Bo), di proprietà comunale. L’investimento complessivo ammonta a 100mila euro, di cui 90mila euro finanziati dalla Regione. Il complesso, oggi in condizioni di criticità strutturale, custodisce un’importante testimonianza della cultura materiale e della vita quotidiana dell’Appennino bolognese. La «Casa delle Catinelle», edificio del XV secolo, deve il suo nome al sistema di trasporto del legname tramite catinelle (piccole catene utilizzate lungo un canale artificiale medievale scavato nel monte), un’opera d’ingegneria idraulica del Senato bolognese tra XIII e XIV secolo, da cui deriva anche il toponimo «Poggiolforato». Il progetto prevede il rifacimento delle coperture, il consolidamento dei solai lignei, il restauro delle murature, oltre a interventi di efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche, per garantire la piena fruibilità del museo.

Una stanza del Museo Etnografico «Giovanni Carpani»

Vittorio Bertello, 07 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Le lezioni, a ingresso libero, si tengono nell’Auditorium Paolucci del museo fiorentino tutti i venerdì pomeriggio, dal 7 novembre al 12 dicembre

I visitatori sono invitati a condividere pane, conversazione e comunità, anticipando lo spirito inclusivo e collaborativo che sarà al centro della manifestazione che si aprirà a novembre 2026

I funzionari della cultura agiscono con la collaborazione delle unità dell’esercito per mettere in salvo i «Baba», antiche figure realizzate da popoli nomadi di origine turca  

Il mobile è stato trasferito dall’area archeologica all’Antiquarium, nel nuovo spazio dedicato ai legni antichi, ed è completo delle stoviglie con cui venne scoperto negli scavi storici del 1937

La Regione Emilia-Romagna per l’Appennino bolognese: si restaurano una chiesetta medievale e due piccoli musei | Vittorio Bertello

La Regione Emilia-Romagna per l’Appennino bolognese: si restaurano una chiesetta medievale e due piccoli musei | Vittorio Bertello