Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliDopo cinquantatré anni di silenzio editoriale, la Biennale di Venezia ha ricominciato a stampare la propria «Rivista». Questa rinascita sarà oggetto di un appuntamento al Circolo dei Lettori di Torino domenica 16 novembre alle ore 12, nella cornice del festival «Radici. Il festival dell’identità (coltivata, negata, ritrovata)», giunto alla terza edizione. Il progetto sarà illustrato dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e Debora Rossi, direttore editoriale della «Rivista» e responsabile dell’Archivio Storico, con la partecipazione del direttore della Fondazione Circolo dei Lettori Giuseppe Culicchia.
Con il titolo «Materia prima / Raw Material», è stato presentato in occasione dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il terzo numero. Il volume esplora la tensione tra realtà materiale e dimensione digitale, ponendo al centro la fisicità dell’esperienza e il legame concreto con il mondo in un’epoca dominata da Intelligenza Artificiale, big data e realtà virtuale.
Tra gli scritti inclusi, il filosofo Massimo Cacciari riafferma che l’intelligenza non è destinata a smaterializzarsi, mentre il coreografo Antony Hamilton indaga il corpo come mappa dello spazio. Il regista Massimo D’Anolfi racconta il pellegrinaggio a Fátima come atto di fede fisico; lo scrittore Bruce Sterling riflette sul cyberpunk come ponte tra tecnologia e cultura pop; il campione paralimpico Daniele Cassioli esplora la tecnologia come estensione dell’essere umano. Seguono le voci del poeta Hugo Mujica, del cardiochirurgo Gino Gerosa in dialogo con Vincenzo Milanesi, e dell’artista Alberto Biasi, tutti intenti a ridefinire il confine tra corpo, scienza e spirito. Gli altri autori presenti nel numero sono: Maurizio Ferraris, Giorgio Marengo, Damiano Michieletto, Cesare Bisantis, Oge Obasi, Antony Hamilton, Xu Jiang, Michelangelo Frammartino, Luca Buoncristiano, Raqs Media Collective, Giovanni Agosti, Giuseppe Bartolucci, Piero Genovesi, Pietro Li Causi, Davide Brullo, Arthur Duff, Arcangelo Sassolino, Debora Rossi e Erzë Dinarama.
La copertina e la quarta di copertina, firmate dall’artista Mari Katayama, già protagonista della Biennale Arte 2019, ospitano le opere «on the way home #005» (2016) e «leave-taking #013» (2021).
Con testi inediti e immagini di artisti come Ela Bialkowska-Okno Studio, Massimo D’Anolfi, Davide Ferrante, Pieter Hugo, Nadav Kander, Michele Palazzi, Pamela Randon, Italo Rondinella, Martin Usborne e Michael Wolf, e illustrazioni di Lorenzo Mattotti, «Materia prima» celebra la materia come origine e destino di ogni creazione, riaffermando la centralità del corpo nell’epoca digitale.
Edita in formato cartaceo, la «Rivista» si distingue per il ricco apparato iconografico, tratto dall’Archivio Storico della Biennale e da ricerche fotografiche internazionali. Ogni numero, monografico e trimestrale, mette in dialogo arti visive, architettura, danza, musica, teatro e cinema, intrecciando saperi scientifici e letterari.
Altri articoli dell'autore
Nel 2027 il museo londinese dedicherà l’unica mostra in Gran Bretagna, fino ad ora, all’artista europea le cui opere possono essere identificate perché firmate
Dopo la mostra al MoMA di New York, le opere dell’artista americana con origini giapponesi arrivano a Basilea nell’anno in cui ricorre il centenario dalla sua nascita
«Questi pezzi sono testimonianze viventi di una civiltà costruita nel corso di migliaia di anni e il loro ritorno in patria è il culmine di instancabili sforzi e di un’efficace cooperazione internazionale», ha dichiarato il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, il dottor Mohamed Ismail Khaled
«Mangiare a Corte», la nuova collana di Succedeoggi Libri, è volta a ricostruire la storia della cucina italiana dal Trecento al Cinquecento


