Redazione online
Leggi i suoi articoliRecuperati due sarcofagi e otto urne etruschi da uno scavo clandestino a Città della Pieve
Le attività di indagine svolte dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale - sezione archeologia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, erano iniziate ad aprile, a seguito di una comunicazione dei Carabinieri del Comando Tpc che segnalava un possibile scavo abusivo nella zona fra Chiusi e Città della Pieve e il ritrovamento di importanti reperti archeologici etruschi. Sono state rinvenute otto urne in travertino bianco umbro, in parte decorate in altorilievo con scene di battaglia e di caccia con fregi, alcune delle quali conservano pigmenti policromi e rivestimenti a foglia d’oro, altre con la raffigurazione del mito di Achille e Troilo, e due sarcofagi, uno con la sola copertura, l’altro completo dello scheletro del defunto. Rinvenuto anche un ricco corredo funebre, con suppellettili e vasellame in terracotta e metallo, tra cui quattro specchi in bronzo (di cui uno decorato con l’antica divinizzazione di Roma e della lupa che allatta solo Romolo), un balsamario contenente ancora tracce organiche del profumo che era al suo interno e un pettine in osso. La collaborazione scientifica da parte di un docente dell’Università di Roma Tor Vergata ha permesso di contestualizzare l’appartenenza dei reperti a una necropoli etrusca, verosimilmente del territorio chiusino già ricco di analoghe testimonianze artistiche. Secondo gli esperti, si tratta di uno dei più importanti ritrovamenti di manufatti etruschi mai realizzato durante un’azione investigativa.
Evelina Christillin confermata presidente del Museo Egizio di Torino
Resterà in carica fino al 2028. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ne ha dato comunicazione il 19 novembre, alla vigilia del 200mo anniversario della nascita del Museo Egizio di Torino. Il 20 novembre il museo ha inoltre accolto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare i festeggiamenti del 200mo anniversario del museo, fondato nel 1824 dal re Carlo Felice. Per l’occasione è stato inaugurato il nuovo allestimento della Galleria dei re, con la rievocazione delle due grandi sale del templio di Karnak dal quale le statue provengono: l’ingresso colonnato con le statue di Sekhmet e Seti II e le sfingi e il sancta sanctorum con le statue di culto di vari faraoni disposte in ordine cronologico. La seconda riapertura ha riguardato invece il Tempio di Ellesiya: nella sala dove il tempio era già conservato è stato aperto un passaggio diretto da via Eleonora Duse, accessibile gratuitamente e indipendentemente dalla visita al museo.
Palermo. Marco Betta riconfermato sovrintendente del Teatro Massimo
«È un passo nuovo, sia pure nella concorde continuità. Palermo diventerà la città capofila di una rigenerazione culturale delle periferie che avrà nel Massimo il centro d’irradiazione. Comune, Regione e MiC impegneranno fondi, energie e alte personalità per un lavoro di grande valore sociale», così il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha commentato la riconferma di Marco Betta a sovrintendente del Teatro Massimo. Già sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo di Palermo nell’ultimo biennio, nato a Enna, classe 1964, ha studiato composizione al Conservatorio di Palermo e poi seguito studi di perfezionamento con Armando Gentilucci e Salvatore Sciarrino. «Con grande soddisfazione saluto la riconferma del Maestro Marco Betta alla guida della Fondazione Teatro Massimo. I risultati ottenuti negli ultimi anni dal teatro Massimo, sia per l'altissima qualità di proposte culturali che per numero sempre crescente di spettatori, dimostrano la validità assoluta di Marco Betta, uomo di spessore culturale e grande professionista conosciuto ed apprezzato, ormai, in campo nazionale ed internazionale. Con la sua riconferma, la città di Palermo continua il significativo percorso di virtuosità culturale riconosciuto da tutti. Questa è anche occasione per ringraziare il Consiglio di indirizzo della Fondazione per aver dimostrato compattezza e volontà di proseguire una storia palermitana ma di respiro internazionale», ha dichiarato l’assessore alla Cultura comunale, Pietro Cannella.
23 milioni di euro in più per lo spettacolo dal vivo
Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi: «Il Ministero della Cultura conferma un aumento delle risorse per il settore dello spettacolo dal vivo. L’importo del Fondo nazionale passa quest’anno da 423.746.735,00 euro a 447.090.735,00 euro. Questo incremento di oltre 23 milioni di euro consentirà di destinare, entro il 2024, risorse in linea con quelle dell’anno 2023», il conferimento dei contributi integrativi per il 2024 avverrà entro la fine di novembre con la pubblicazione delle delibere di assegnazione.
Il Pnd fa tappa a Torino
Il Piano Nazionale di Digitalizzazione del patrimonio culturale sarà a Torino mercoledì 27 novembre per la serie di incontri a cura della Digital Library del MiC con le istituzioni e i luoghi della cultura sul territorio. La città, Capitale Europea dell’Innovazione 2024-25 ospiterà gli incontri nel Campus Campus Luigi Einaudi dell’Università degli Studi di Torino. «Durante la conferenza pubblica al mattino verrà presentato lo stato di attuazione del Piano, nell’ambito dell’investimento PNRR M1C3 1.1 “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”: dalla digitalizzazione del patrimonio culturale alla realizzazione dell’Ecosistema digitale della cultura, fino alla realizzazione di un piano di formazione e competenze (Dicolab). La tavola rotonda “Valorizzare il patrimonio per migliorare la fruizione: il digitale a supporto delle strategie degli istituti culturali”, coordinata e moderata dal Prof. Roberto Balzani, vedrà confrontarsi attori del territorio attenti al tema della trasformazione digitale e sarà un importante momento per condividere i risultati del progetto di ricerca Digimpact, coordinato dalla Prof. ssa Pisano del Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino, che ha avuto l’obiettivo di analizzare le ricadute economiche delle politiche di digitalizzazione in ambito culturale. Le sessioni parallele del pomeriggio saranno invece dedicate ad approfondire temi come la progettazione dei servizi digitali e l’autovalutazione della maturità digitale di un istituto o luogo della cultura», spiegano da Ministero della Cultura.
«Miti greci per principi dauni» in mostra al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
È stata inaugurata il 21 novembre del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli la mostra a cura di Luigi La Rocca, Massimo Osanna e Luana Toniolo, che celebra la restituzione all’Italia di 25 reperti archeologici, tra cui un importante gruppo di vasi apuli e attici a figure rosse, recuperati nell’ambito di una riuscita operazione di diplomazia culturale condotta con i Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e finora conservati nelle collezioni di antichità classica dell’Altes Museum di Berlino. «Questo progetto è il risultato emblematico di un’operazione culturale di successo, incarnata dall’intesa conclusa con la Fondazione dell’Eredità Culturale Prussiana. Grazie a questo accordo, frutto di un significativo lavoro delle Procure, dei Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale e, naturalmente, degli uffici del Ministero della Cultura, torna in Italia un importante nucleo di vasi apuli e attici a figure rosse, originari dell’area della Puglia settentrionale, storicamente abitata dagli antichi Dauni. Considerata la loro provenienza, dopo l’esposizione a Villa Giulia e il successivo allestimento presso il Castello Svevo di Bari, questi materiali saranno definitivamente destinati al costituendo Museo di Foggia, che sarà dedicato proprio alle attività di contrasto all’illecita esportazione di beni archeologici. Un progetto di ampio respiro dunque, che parla di diplomazia culturale, salvaguardia del patrimonio, pubblica fruizione e promozione della legalità, in un’ottica di rete e collaborazione tra istituzioni», dichiara il Direttore generale Musei, Massimo Osanna.
Tutti i Musei del MiC illuminati il 25 novembre per contrastare la violenza di genere
Il 25 novembre musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali si tingeranno di arancione per diffondere la cultura della promozione dell’uguaglianza di genere e del contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne. Il Ministero della Cultura aderisce alla campagna di sensibilizzazione «Orange the World», promossa da UN Women in occasione della «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne», istituita nel 1999 dall’Onu. «Il MiC si impegna costantemente a promuovere i valori dell’inclusività e della diversità, condannando qualsiasi atteggiamento o comportamento discriminatorio o lesivo della persona», spiegano dal Ministero.
Il MiC alla 33ma edizione di JOB&Orienta
Il MiC sarà presente con un proprio stand istituzionale nel padiglione 9 di VeronaFiere per il Salone nazionale dedicato all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro, che si terrà dal 27 al 30 novembre. «Gli eventi in programma includeranno sessioni pratiche e teoriche, laboratori interattivi e panel di approfondimento che permetteranno ai partecipanti di esplorare le opportunità professionali e formative offerte dal Ministero. Particolare attenzione sarà dedicata alle professioni emergenti nel settore culturale, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sulle possibilità lavorative in un campo in costante evoluzione», spiegano dal Ministero.
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Il progetto fotografico di quest’anno è stato affidato a Federica Sasso, il cui percorso professionale si è recentemente affacciato sull’universo virtuale, anche come strumento operativo e conoscitivo