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La conferenza stampa del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Firenze sul recupero di 695 opere d’arte dopo circa tre anni di indagini

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La conferenza stampa del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Firenze sul recupero di 695 opere d’arte dopo circa tre anni di indagini

La settimana del MiC in otto notizie | 21 ottobre 2024

Il Nucleo Carabinieri Tpc di Firenze recupera 695 opere d’arte. Valore: 3 milioni di euro • Venticinque opere d’arte contemporanea confiscate alla criminalità organizzata in mostra a Roma • Approvato il disegno di legge per l’istituzione del Museo del Ricordo. Stanziati 8 milioni • Il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale in dialogo con i luoghi del patrimonio

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Il Nucleo Carabinieri Tpc di Firenze recupera 695 opere d’arte. Valore: 3 milioni di euro

Un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, in collaborazione con l’Fbi americana e il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, è durata circa tre anni e trae origine dalla denuncia di furto, presentata nel 2021 da un cittadino fiorentino, dell’opera libraria di Leonhart Fuchs dal titolo De Historia Stirpium Commentarii Insignes, Basilea 1542, furto commesso tra il dicembre del 2018 e il giugno del 2019. L’opera, individuata sul sito di una casa d’aste fiorentina a distanza di un anno esatto dalla denuncia della sua scomparsa, veniva poi sequestrata a Firenze a un antiquario veneto, ritenuto nel corso delle indagini acquirente in buona fede. L’importante recupero generava l’inizio di un’articolata attività investigativa che ha coinvolto, a vario titolo, complessivamente 12 indagati nei confronti dei quali venivano compiute altrettante perquisizioni delegate dalla magistratura inquirente. L’operazione ha consentito il recupero di oltre 600 opere d’arte.

Venticinque opere d’arte contemporanea confiscate alla criminalità organizzata in mostra a Roma

È stata inaugurata il 16 ottobre a Roma, alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen, l’anteprima della mostra «SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche», che presenta una selezione di 25 opere d’arte contemporanea, sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, e ora restituite alla collettività. La mostra, aperta fino al 21 novembre, costituisce l’anteprima romana di una più ampia esposizione, programmata nei prossimi mesi al Palazzo Reale di Milano (2 dicembre-26 gennaio 2025) e al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria (8 febbraio-27 aprile 2025). All’inaugurazione sono intervenuti il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il direttore dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), il prefetto Maria Rosaria Laganà, il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.

Approvato il disegno di legge per l’istituzione del Museo del Ricordo. Stanziati 8 milioni

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca hanno espresso la loro soddisfazione per l’approvazione definitiva, il 17 ottobre, in Commissione Cultura alla Camera, in sede legislativa, del disegno di legge che istituisce a Roma il Museo del Ricordo. Il ddl, varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 31 gennaio su proposta del presidente del Consiglio e del ministro della Cultura, prevede lo stanziamento di otto milioni di euro e la nascita di una Fondazione, di cui faranno parte come soci fondatori il MiC, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Regione Friuli-Venezia Giulia. «Ricordare significa “riportare al cuore”. Oggi, con l'approvazione definitiva della legge che istituisce il Museo del Ricordo nella Capitale, riportiamo nel cuore della nostra Nazione una storia troppo a lungo nascosta. Lo facciamo celebrando in questo modo anche il ventesimo anniversario dell’approvazione della legge n. 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata», ha dichiarato il ministro Alessandro Giuli.

I musei lombardi atterrano sulla piattaforma di bigliettazione «Musei Italiani»

A partire dal primo novembre molti dei musei e parchi archeologici statali della Lombardia atterreranno sulla piattaforma di bigliettazione «Musei Italiani», promossa dal Ministero della Cultura. Il nuovo portale consente di pianificare la propria visita e acquistare anticipatamente i biglietti per i musei su tutto il territorio nazionale, navigando sul sito museiitaliani.it, oppure scaricando gratuitamente la app su Google Play e Apple Store. «Musei Italiani» si propone di diventare la vetrina del Sistema Museale Nazionale, una piattaforma articolata e in continuo aggiornamento sulla quale presto saranno implementate nuove funzionalità come, ad esempio, gli itinerari tematici che intersecano più musei. «I nostri musei, spiega Rosario Maria Anzalone, a capo della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, sono stati visitati nel 2023 da più di un milione e duecentomila persone, con introiti complessivi di quasi 8 milioni di euro: sono numeri importanti, che prevediamo di aumentare ulteriormente per il prossimo anno. Siamo orgogliosi di essere tra i pionieri nell'adozione del nuovo sistema di bigliettazione elettronica, un passo significativo verso la costruzione del Sistema Museale Nazionale, fortemente voluto dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura».

Il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale in dialogo con i luoghi del patrimonio

L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale-Digital Library del Mic, in collaborazione con Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, incontra le istituzioni e i luoghi della cultura sul territorio. L’obiettivo è raccontare la visione strategica del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (Pnd), promuovere un piano per la formazione e lo sviluppo delle competenze dei professionisti della cultura e raccogliere buone pratiche in tema di trasformazione digitale. Dopo Napoli, il secondo incontro si terrà mercoledì 23 ottobre, dalle ore 9.30, a Firenze, nell’Auditorium Antonio Paolucci delle Gallerie degli Uffizi (piazzale degli Uffizi, 6). L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ha l’obiettivo di proseguire il dialogo con le organizzazioni culturali italiane e condividere la visione comune alla base del Piano Nazionale di Digitalizzazione del patrimonio culturale.  

L’arte restaurata dei depositi esce e va in hotel, per poi tornare nei musei

A Roma l’arte esce dai depositi dei musei. Il primo caso è quello della Dea Roma o Virtus, statua marmorea del II secolo d.C. che lascia, dopo il restauro, il sotterraneo di un museo: è esposta nella hall di un noto albergo dove rimarrà per un anno, per poi tornare al Museo Nazionale Romano a cui appartiene e dove troverà una nuova collocazione nelle sale riallestite. È la prima delle iniziative previste dal progetto «Arte fuori dal Museo», promosso dal protocollo d’intesa siglato dalla Direzione generale Musei del Mic con l’associazione non profit Loveltaly, che si avvale della rete di alberghi aderenti nella regione Lazio al sistema Federalberghi. L’obiettivo è far conoscere ed esporre opere archeologiche e storico artistiche abbandonate nei depositi e da tempo bisognose di restauri, esponendole negli hotel.

Audizioni finaliste per la «Capitale italiana dell’Arte contemporanea» 2026

Il 25 ottobre a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si svolgeranno le audizioni sui 5 progetti finalisti per la designazione della «Capitale italiana dell’Arte contemporanea» 2026. Ogni città avrà a disposizione 30 minuti per presentare la propria candidatura, seguiti da ulteriori 30 minuti dedicati alle domande della giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro. Entro il 30 ottobre la giuria proporrà al ministro della Cultura Alessandro Giuli la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di «Capitale italiana dell’Arte contemporanea»: questa riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

La Tomba del Tuffatore di Paestum ad altissima definizione e a 360 gradi

Per la valorizzazione della Tomba del Tuffatore di Paestum la società specializzata Haltadefinizione ha concepito una soluzione inedita e innovativa. L’iniziativa, frutto di tecnologie che combinano gigapixel, 3D e realtà mista, offre nuove modalità di fruizione e di immersione nel capolavoro del V secolo a.C. Questa esplorazione virtuale, con tecnologie di realtà aumentata come Apple Vision Pro, già presentata in anteprima lo scorso giugno alla fiera di tecnologia «We Make Future» di Bologna, sarà nuovamente disponibile l’1 e il 2 novembre presso lo stand del Ministero della Cultura durante la XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum. Oltre all’esplorazione virtuale, è ora disponibile online sul sito di Haltadefinizione il visore a 360 gradi della Tomba del Tuffatore in gigapixel. Le lastre della Tomba sono state oggetto di due diverse tipologie di acquisizione: la superficie pittorica è stata documentata tramite decine di immagini in altissima definizione e in 3D. La successiva combinazione di queste due campagne di digitalizzazione ha reso possibile la creazione di una ricostruzione virtuale completa della Tomba.

Redazione online, 21 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

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