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La Certosa di San Giacomo sull’isola di Capri, sede del Museo Archeologico di Capri

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La Certosa di San Giacomo sull’isola di Capri, sede del Museo Archeologico di Capri

La settimana del MiC in quattordici notizie | 29 luglio 2024

Consegnate al ministro Sangiuliano le chiavi della città di Pompei • Inaugurato a Capri il nuovo Museo archeologico • In Aspromonte importanti ritrovamenti lungo antiche mura romane • Riaperti il Sommoportico e i Propilei del Vittoriano • A Ercolano intesa per la costruzione di nuovi depositi archeologici, laboratori e uffici • Assunti 151 archeologi in luglio ed entro l’autunno  altre 1.482 unità • Donata allo Stato Casa di Pasolini, sarà un hub culturale • La settimana del MiC in 14 notizie

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Al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano le chiavi della città di Pompei

Con una cerimonia celebrata nell’aula consiliare di Palazzo De Fusco, sede del Municipio cittadino, il sindaco Carmine Lo Sapio ha consegnato al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano le chiavi della città di Pompei e una pergamena con l’elenco degli altissimi meriti civili e culturali. Tra i meriti riconosciuti al ministro: «aver indicato Pompei quale modello di intervento sul patrimonio culturale, individuandola come storia di rinascita e di riscatto; aver posto l’area archeologica di Pompei all’attenzione nazionale e internazionale; aver assicurato nell’azione di Governo da ministro della Cultura del nostro Paese costante attenzione e generosa dedizione a Pompei sito Unesco, promuovendone la tutela e la valorizzazione ai massimi livelli; aver fortemente voluto inserire nella Legge di Bilancio cospicue risorse per ampliare gli scavi nel Parco archeologico di Pompei, con indubbie ricadute positive sulla città e sull’intera area vesuviana», si legge nelle motivazioni della delibera emessa dalla Giunta comunale di Pompei per il conferimento del riconoscimento al ministro.

Capri, inaugurato il nuovo Museo archeologico

Venerdì 26 luglio nella Certosa di San Giacomo, edificata nel 1371-74, è stato inaugurato il nuovo Museo archeologico di Capri, con un ampio allestimento intitolato «L’Isola dei Cesari. Capri da Augusto a Tiberio». 120 tra sculture in marmo, affreschi, vasellame ed elementi architettonici raccontano la storia dell’isola all’epoca del suo massimo splendore, quella degli imperatori Augusto e Tiberio, documentata anche grazie all’ausilio di supporti multimediali, come uno schermo touchscreen, e un modello tridimensionale per scoprire i segreti dell’isola. Ai reperti e alle opere custoditi nei depositi della Certosa e del Man di Napoli si aggiungono oggetti della medesima epoca rinvenuti nell’area campana e provenienti dai depositi del Parco archeologico dei Campi Flegrei, del Parco archeologico di Paestum e Velia, del Parco archeologico di Ostia Antica e alcuni recuperati da recenti sequestri condotti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. «Il nuovo museo archeologico alla Certosa di San Giacomo, che racconta la storia dell’isola nel momento del suo apogeo con 120 reperti, andrà a impreziosire insieme a Villa Jovis il nuovo istituto “Musei e parchi archeologici di Capri”, da me fortemente voluto tra i nuovi 17 musei autonomi», ha spiegato il ministro Gennaro Sangiuliano. Si spazia dalla natura selvaggia dell’isola alla battaglia di Azio, all’attività edilizia avviata da Augusto, ai banchetti, alle atmosfere, alla vita nelle ville e alle relazioni politiche nella domus augusta, fino alla Capri di Tiberio che ospitò filosofi, matematici ed astrologi.

Roma, riaperti il Sommoportico e i Propilei del Vittoriano

Riaperti al pubblico venerdì 26 luglio, il Sommoportico, lungo oltre settanta metri e ritmato da sedici colonne alte quindici metri, e gli adiacenti Propilei del Vittoriano, spazi di grande qualità architettonica e artistica, parte del progetto di Giuseppe Sacconi, vincitore nel 1884 del concorso per il Vittoriano. Grazie a un mirato intervento di ripristino delle condizioni di sicurezza e di manutenzione dei marmi, entrambi gli spazi tornano a essere visitabili dopo anni di chiusura. I visitatori possono nuovamente ammirare le ricche decorazioni del Sommoportico: il soffitto e il pavimento in commessi di marmo progettati nel 1907 da Gaetano Koch, i 17 lacunari in stucco dorato del marchigiano Giuseppe Tonnini (nove con Trofei d’armi, otto con le Nuove Scienze) e i dipinti sulla parete di fondo di Primo Panciroli, Silvio Galimberti e Carlo La Spina con le date più significative del Risorgimento (dal 1848 in ricordo dei moti rivoluzionari al 1870 di Roma Capitale). «Dopo anni di chiusura, questi luoghi tornano accessibili al pubblico, permettendo a cittadini e turisti di riscoprire e apprezzare uno dei monumenti più significativi d’Italia e simbolo dell’identità nazionale», ha dichiarato il ministro Gennaro Sangiuliano.

Aspromonte, importanti ritrovamenti lungo antiche mura romane

Riscoperta una struttura muraria che attraversa per circa 3 chilometri i boschi del Dossone della Melia, il rinvenimento di armi romane di epoca tardo-repubblicana rende plausibile l’identificazione della struttura con il muro realizzato dal console Licinio Crasso nel 72 a.C. per intrappolare i ribelli guidati da Spartaco e per impedire loro l’accesso a ogni rifornimento. Dalle attività di indagine sono già emersi numerosi oggetti metallici datati tra il II e il I secolo a.C., tra cui lame ricurve di ferro, una punta di lancia, due esemplari di pilum (un tipo di giavellotto utilizzato dall’esercito romano nei combattimenti a breve distanza). «I ritrovamenti e le relative ricerche che le strutture centrali e quelle periferiche del Ministero della Cultura stanno portando avanti in Calabria dimostrano ancora una volta quanto ci sia da scoprire e come sia vasto il nostro patrimonio culturale. Un giacimento di arte e di sedimenti storici unico al mondo, concentrato soprattutto nel Meridione, che spazia lungo i millenni e che può rappresentare un’occasione di crescita culturale e di consapevolezza della nostra storia e identità, ma anche di sviluppo economico e sociale. Con grande determinazione, il Ministero continuerà in questa azione di ricerca e di valorizzazione di quanto scoperto», ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Ercolano, firmata intesa per la costruzione di nuovi depositi archeologici, laboratori e uffici

Firmato a Roma, al Ministero della Cultura, il protocollo d’intesa per il Parco archeologico di Ercolano, una nuova pagina nel partenariato pubblico-privato con la riqualificazione delle aree sud ed est dell’Antica Ercolano. L’intesa definisce le priorità degli interventi a partire dai nuovi depositi permanenti con i laboratori di restauro e la nuova sede del Parco archeologico con i relativi uffici. I nuovi edifici saranno arretrati dalla città antica verso Sud grazie alla donazione da parte delle fondazioni Packard di un’area estesa su più di 3 ettari, fino al 79 d.C. occupata dal mare e poi in tempi recenti utilizzata per la coltivazione di piante ornamentali. È stata acquistata con l’unico scopo di passare nella disponibilità dell’ente e di consentire la liberazione dei bordi del sito dagli edifici moderni esistenti, migliorando in modo significativo non solo l’esperienza immersiva dei visitatori, ma anche le viste verso il golfo dai quartieri della città moderna intorno al sito. Firmatari dell’intesa il MiC con la fondazione The Packard Humanities Institute e l’Istituto Packard per i Beni Culturali.

Palatino, riapre al pubblico la Casa di Livia del I secolo a.C.

Dopo accurati interventi di restauro il MiC ha annunciato la riapertura al pubblico della Casa di Livia sul Palatino, uno dei gioielli archeologici del I secolo a.C. Fu proprio durante la scoperta della sontuosa domus, nell’800, che l’incisone del nome Iulia Augusta su una tubatura di piombo nel tablino (sala di ricevimento) rivelò che quei resti con eccezionali decorazioni alle pareti emersi nel complesso augusteo, fossero gli appartamenti privati di Livia, moglie di Augusto. La domus è composta di un atrio quadrangolare su cui si aprono quattro locali pavimentati in mosaico con le pareti dipinte: figure e decorazioni considerate tra le testimonianze più importanti del cosiddetto II Stile a Roma nella sua fase più matura. La visita è arricchita da un intervento multimediale che accoglie i visitatori nella semioscurità: gli ambienti si illuminano a rotazione per facilitare la lettura degli spazi mentre la voce narrante racconta le storie mitologiche raffigurate sulle pareti. Il restauro ha ridonato lo splendore alla Sala di Polifemo dove il ciclope insegue la ninfa Galatea mentre accanto è dipinta la rivolta verso Argo, il gigante dai cento occhi che la tiene prigioniera mentre Mercurio arriva per salvarla. La Casa di Livia è ora accessibile tutti i giorni tranne il martedì.

Assunti 151 archeologi in luglio ed entro l’autunno di altre 1.482 unità

Il Ministero della Cultura comunica che, con l’immissione in ruolo di 151 funzionari archeologici avvenuta il 22 luglio, è stata esaurita la graduatoria relativa a questa categoria professionale del concorso per 518 unità di personale a tempo indeterminato per vari profili tecnici, bandito nel novembre 2022. Nei prossimi mesi la programmazione delle assunzioni prevede inoltre l’ingresso (entro l’autunno) di altre 1.482 unità così suddivise: 251 funzionari architetti, 86 funzionari amministrativi-gestionali; 193 funzionari storici dell’arte; 121 funzionari restauratori; 39 funzionari bibliotecari, 450 funzionari archivisti e 342 assistenti amministrativi e gestionali.

Musei, donata allo Stato la Casa di Pasolini

Siglato l’atto con cui il produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi ha donato allo Stato l’appartamento in via Giovanni Tagliere 3 a Roma, dove nel 1951-54 Pier Paolo Pasolini visse insieme alla madre. Una volta realizzati gli interventi di adeguamento, il Ministero, attraverso la Direzione generale Musei e in sinergia con il donante, aprirà lo spazio al pubblico per promuovere la conoscenza della figura di Pasolini e delle sue opere, anche attraverso residenze per artisti e la promozione della creatività di giovani talenti. «L’acquisizione da parte dello Stato della casa di Pasolini arricchisce il Sistema museale nazionale di un nuovo luogo della cultura, che a buon diritto si inserisce fra le case di artisti e personaggi storici emblematici per il patrimonio culturale della Nazione. La valorizzazione del nuovo Istituto sarà un esperimento interessante che unirà la consueta attività di tipo museale, volta ad assicurare la pubblica fruizione, a una funzione più innovativa di hub culturale e luogo di sviluppo della creatività, soprattutto dei giovani. Per questo, avvieremo un progetto di tipo corale, che coinvolga attivamente il territorio», ha affermato il direttore Massimo Osanna.

Giugliano, nuove scoperte nella tomba del Cerbero

Nel sarcofago rimasto chiuso duemila anni rinvenuto un corpo inumato in posizione supina, sepolto con il suo corredo con unguentari e strigili. Il tutto perfettamente conservato. Una nuova scoperta in attesa che riprendano gli scavi nella necropoli circostante (nel napoletano) e le attività di restauro degli affreschi, entrambi finanziati dal Ministero della Cultura. «La Tomba del Cerbero continua a fornire preziose informazioni sul territorio flegreo nei pressi di Liternum, ampliando la conoscenza del passato e offrendo opportunità per ricerche anche di carattere multidisciplinare, ha commentato il soprintendente Mariano Nuzzo. Negli ultimi mesi, infatti, le analisi di laboratorio condotte sui campioni prelevati in corrispondenza degli inumati e dei letti deposizionali hanno restituito una notevole quantità di dati circa il trattamento del corpo dei defunti e il rituale funerario messo in atto, arricchendo notevolmente il panorama delle nostre conoscenze». La prosecuzione delle indagini archeologiche e delle attività di campionatura e analisi in laboratorio nei prossimi mesi consentirà di raccogliere ulteriori dati non solo dall’ipogeo, ma anche dalla necropoli circostante, utili a ricostruire il panorama storico e sociale di una comunità antica.

Conclusa l’operazione Pandora VIII: 85 arresti per 6.400 opere recuperate (2.536 in Italia)

Si è svolta con migliaia di controlli su una ventina di Paesi europei, coordinata da Interpol ed Europol, l’operazione Pandora VIII, che ha portato all’arresto di 85 persone e al recupero di 6.400 pezzi trafugati, da reperti archeologici a dipinti agli undici oggetti in oro sciiti rubati in Ucraina del valore stimato di circa 65 milioni di euro. Alle operazioni hanno partecipato l’Albania, l’Austria, la Bosnia-Erzegovina, la Bulgaria, la Repubblica Ceca, la Croazia, Cipro, la Francia, la Germania, la Grecia, l’Irlanda, l’Italia, la Lettonia, Malta, il Montenegro, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Spagna, la Serbia, la Svezia, l’Ucraina e il Regno Unito. Fondamentale nell’attività di monitoraggio il sostegno della «Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti», gestita dai Carabinieri TPC, che ha garantito un esteso controllo del web permettendo l’individuazione di beni culturali di sospetta provenienza. Le opere recuperate in Italia sono 2.536 per un valore complessivo di 308.700, euro, tra queste un’urna cineraria del periodo villanoviano (IX-VIII secolo a.C.), 5 monete in argento di epoca romana repubblicana, risalenti al I secolo a.C, e anche un’opera polimaterica contraffatta, falsamente attribuita ad Alberto Burri.

Intelligenza artificiale, SWOADS coadiuva i Carabinieri nel recupero di opere d’arte

Nella Caserma La Marmora di Roma, il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri si utilizza il nuovo SWOADS-Stolen Works Of Art Detection System, un sofisticato algoritmo di Ia che confronta opere d’arte trafugate nel web e sui social network con quelle della «Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti», il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, che contiene informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui 1.315.000 da recuperare. SWOADS è stato utilizzato anche per supportare le indagini che hanno consentito il rimpatrio dagli Stati Uniti d’America di 600 opere, per un valore economico stimato di circa 60 milioni di euro. Si tratta in prevalenza di beni di antiquariato, archivistici, numismatici e soprattutto archeologici del periodo che va dal IX secolo a.C. al II secolo d.C., oggetto di scavi clandestini nel centro-sud d’Italia e furti a danno di chiese, musei e privati. A maggio scorso, le opere sono state esposte a Roma all’Istituto Centrale per il Restauro. Il TPC, alle dipendenze funzionali del Ministro della Cultura, nel 2023, ha recuperato 105.474 beni d’arte per un valore stimato di oltre 264 milioni di euro.

Giornata del contemporaneo, sabato 12 ottobre la 20ma edizione

Promossa da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la 20ma Giornata del Contemporaneo coinvolgerà anche quest’anno musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista su tutto il territorio nazionale, mantenendo un formato ibrido, fisico e digitale. Immagine guida dell’edizione «Donna in gabbia» (1975-2024) di Tomaso Binga, un’immagine «tratta da una sua performance del 1974 in cui l’artista, femminista e attivista per i diritti delle donne, si presentava con la testa racchiusa in una gabbia per canarini, facendosi imboccare da mani maschili», spiegano da AMACI.

PAC 2024-Piano per l’Arte Contemporanea, selezionati 40 progetti

Sono stati annunciati il 25 luglio i 40 progetti selezionati nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2024-Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro, per l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. Tre gli ambiti di suddivisione: Ambito 1, acquisizione, sezione opere realizzate negli ultimi settant’anni; Ambito 1, acquisizione, sezione collezione o archivi; Ambito 2, produzione, sezione nuove opere; Ambito 3, valorizzazioni di donazioni, sezione valorizzazione di donazioni. L’elenco con tutti i vincitori è consultabile a questo link.

Sentenza n. 146, da Corte evidenziata solo mancanza presupposti decretazione d’urgenza

In relazione alla sentenza n. 146 della Corte costituzionale, depositata oggi, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 3, del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51 (Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale), convertito, con modificazioni, nella legge 3 luglio 2023, n. 87, fonti MiC precisano quanto segue: «La Consulta ha accolto le questioni di legittimità costituzionale esclusivamente con riferimento all’art. 77 della Costituzione e, quindi, al ricorso allo strumento della decretazione d’urgenza in luogo della legge ordinaria. Peraltro, il Governo, ai sensi dell’art. 77 citato, adotta i decreti-legge “sotto la sua responsabilità’, in forza di un’autonoma scelta politica, con la conseguenza che non è possibile determinare a priori i casi straordinari di necessità e di urgenza che legittimano il ricorso a tale strumento. La stessa locuzione adoperata dall’art. 77 della Costituzione presenta “un largo margine di elasticità”, idoneo a ricomprendere una pluralità di situazioni che non possono essere imbrigliate entro schemi rigidi. In sostanza, la Consulta, con la sentenza n. 146, ha evidenziato solo la mancanza dei presupposti di necessità e urgenza di provvedere tramite decreto-legge, senza entrare nel merito della decisione di fissare un’età massima per i sovrintendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche, che è evidentemente lasciata alle scelte discrezionali del Governo».

Redazione online, 29 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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