Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliA Pompei il mese di luglio è iniziato nel segno delle restituzioni. A dare la notizia del ritorno di alcuni reperti è lo stesso Parco Archeologico attraverso i suoi canali social, notizia poi ripresa in questi giorni dalla stampa locale. Si tratta di cinque frammenti di intonaco sottratti negli anni ’70 da un cittadino britannico, ritrovati a distanza di cinquant’anni dal nipote che si è preoccupato di rispedirli al mittente all’interno di una scatola di legno con tanto di bigliettino che ne spiegava la provenienza. Episodi del genere non sono rari, anzi, molto spesso la riconsegna dei reperti trafugati avviene per scongiurare la «malasorte» che secondo i più colpirebbe l’autore del furto.
Di altro tenore invece la restituzione prevista domani 15 luglio all’Auditorium di Pompei alle ore 11 da parte del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. A fare ritorno a casa un mosaico di epoca romana raffigurante una coppia di amanti, rimpatriato dalla Germania a mezzo di spedizione diplomatica predisposta dal Consolato Generale d’Italia a Stoccarda. Il mosaico era stato donato a un cittadino tedesco da un capitano della Wehrmacht, addetto alla catena dei rifornimenti militari in Italia durante la Seconda guerra mondiale e restituito dagli eredi al nucleo Tpc di Roma. Saranno presenti il Generale di Divisione Francesco Gargaro e il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel.
Quest’ultimo mercoledì 16 luglio sempre presso l’Auditorium, illustrerà la meravigliosa megalografia di II Stile a tema dionisiaco emersa nella Casa del Tiaso nella Regio IX in occasione del 5° workshop internazionale dal titolo «Pompei: scavi e ricerche in corso». Tante le università e gli istituti coinvolti che hanno in corso campagne di studi in vari luoghi di Pompei e che presenteranno le loro attività: Università Federico II di Napoli, Università di Napoli L’Orientale, Università di Bologna, Università La Sapienza di Roma, Università di Genova, Tulane University, IMT Lucca, Università di Pisa, l’University of Valencia, University of Texas, Institutum Romanum Finlandiae, Centre Jean Bérard di Napoli, Università di Valencia, Museum of London, Cornell University, Université Nice Sophia Antipolis, Austrian Academy of Sciences, Université Marie-et-Louis-Pasteur di Besançon.
Altri articoli dell'autore
Due importanti opere dell'artista fanno capolino tra gli stand della fiera, proprio mentre in museo inaugura uno degli appuntamenti espositivi più attesi della stagione: «Kerry James Marshall: The Histories»
«The Blue Garden (My Garden Gate)» (1909) di Gabriele Münter, venduto da Hauser & Wirth per 3 milioni dollari, è al momento il pezzo più costoso della fiera
La collettiva riunisce artisti internazionali emergenti e mid-careers provenienti da Cina, Stati Uniti e Brasile, attivi in Italia e all’estero: Jose Victor de Castro Negreiros, Austin Hayman, Daniel Lannes, Luciano Maia, Zhao Wenliang e Qi Zhang
Per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli: «La proposta di Cecilia Canziani con il progetto di Chiara Camoni è una notevole declinazione al femminile di un “materialismo magico”che antichizza il presente, con sapienti evocazioni mediterranee, citazioni e imitazioni trascendenti. Il progetto mostra una rara capacità di trasformazione della Natura in un laboratorio artistico vivente»