Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliCome osserva il direttore artistico di Le Stanze della Fotografia (Venezia) Denis Curti, Robert Mapplethorpe (New York, 1946-Boston, 1989) ha saputo reinterpretare l’estetica classica trasponendo la perfezione della scultura in immagini contemporanee. Il risultato è un ponte tra passato e presente, dove sensualità, luce e composizione si fondono per creare opere uniche.
Proprio nello spazio espositivo situato in Laguna è allestita una retrospettiva (dal 10 aprile al 6 gennaio 2026) a cura di Curti che celebra l’arte atemporale del fotografo americano attraverso 257 opere, alcune esposte per la prima volta in Italia, ponendo un accento sulla perfezione classica delle sue composizioni.
L’allestimento si distingue per la celebrazione dei corpi e della classicità, con fotografie che evocano l’estetica della statuaria antica, ritraendo corpi maschili e femminili in una perfezione senza tempo. Un’intera sezione è dedicata ai collage e ai ready made degli anni Sessanta. I fiori, protagonisti di scatti poetici e ambigui, suggeriscono anche l’approccio minimalista ed evocativo dell’autore, in cui delicatezza e profondità si intrecciano. Infine, i ritratti iconici, che spaziano dalla compagna e musa Patti Smith a Lisa Lyon, fino a personalità come Andy Warhol, Susan Sontag e Truman Capote, completano il percorso.
«Robert Mapplethorpe. Le forme del classico» è il primo capitolo di una trilogia che proseguirà nel 2026 con «Robert Mapplethorpe. Le forme del desiderio» a Milano, a Palazzo Reale, presenterà una mostra sull’intera opera di Mapplethorpe, focalizzandosi sugli aspetti più intensi della sua produzione, e «Robert Mapplethorpe. Le forme della bellezza» a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, sarà incentrata sugli studi sulla bellezza intesa come classicità, con immagini e confronti puntuali e una selezione dedicata ad alcune significative immagini scattate in Italia.
Per l’occasione è prevista la pubblicazione di un importante catalogo edito da Marsilio Arte.

Robert Mapplethorpe, «Derrick Cross», 1983