Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoli«Non sono una collezionista. Io sono un museo», la celebre frase di Peggy Guggenheim forse si potrebbe adattare alle circostanze, al fine di riassumere in poche parole la raccolta d’arte di Assicoop-Unipol nelle sedi di Modena e Ferrara. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una collezione aziendale, privata dunque, legata alla passione e ai gusti personali, in realtà, sfogliando i cataloghi generali appena pubblicati del migliaio di opere tra dipinti, grafica e piccole sculture si rileva qualcosa in più: il tentativo di strutturare un’analisi pressoché completa dell’arte del territorio tra XIX e XX secolo.
Un museo, appunto, più che una collezione corporate, anche se nato, a partire dal 2003, in primis da esigenze di arredo di rappresentanza delle sedi della società di assicurazione emiliana. Lo si percepisce sfogliando i due corposi volumi che compongono il catalogo generale a cura di Luciano Rivi.
Oltre ai saggi di Sonia Cavicchioli, Fabio Montella, Michele Nani, Chiara Vorrasi e Rivi stesso dedicati alle scelte, al contesto, alla storia dei territori, contengono le biografie di molti artisti noti solo a livello locale e di quelli che hanno saputo superare i confini dell’ex ducato estense. E così troviamo Pietro Tenerani (Torano, Massa-Carrara, 1789-Roma, 1869), Adeodato Malatesta (Modena, 1806-91), Giovanni Muzzioli (Modena, 1854-94), Ermenegildo Luppi (Modena, 1877-Roma, 1937), Giuseppe Graziosi (Savignano sul Panaro, Modena, 1879-Firenze, 1942), Filippo de Pisis (Ferrara, 1896-Milano, 1956), Achille Funi (Ferrara, 1890-Appiano Gentile, Como, 1972) al fianco di figure molto meno note, ma di alta qualità artistica come ad esempio il ferrarese Roberto Melli (Ferrara, 1885-Roma, 1958) e il modenese Andrea Becchi (Carpi, Modena, 1849-Modena, 1926) e molti altri.
Un volume che non può mancare nella biblioteca di chi si occupa di arte emiliana, ma in grado di catturare anche gli appassionati soprattutto per l’ordinata organizzazione dei testi e delle immagini. Approfonditi anche i contenuti sul sito.
Arte, storia e territorio tra Otto e Novecento. La Collezione Assicoop Modena&Ferrara
a cura di Luciano Rivi, 334 pp., 158 ill., 2 tomi, Faenza 2025, 30 €
La copertina del volume
Altri articoli dell'autore
Dopo l’allarme crollo del 2023, le tempistiche e i vincoli imposti dal finanziamento europeo non sono stati ritenuti compatibili con le attività necessarie per la messa in sicurezza del monumento medievale. I fondi sono già stati redistribuiti tra altri beni del territorio
Nella Chiesa di San Lorenzo sono esposte stampe perlopiù della collezione di Casa Gennari sul tema della stregoneria
A Palazzo Fava si ripercorrono i due soggiorni dell’artista in città: «Per lungo tempo considerato un episodio marginale, il caso bolognese si rivela un momento significativo nel processo di formazione e maturazione del suo linguaggio»
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese



