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Ludovica Zecchini
Leggi i suoi articoliLinee nere marcate. Campiture cromatiche piene, squillanti, disposte come moduli indipendenti e al tempo stesso legati da un ritmo interno rigoroso. In «Composition murale» (1953), Fernand Léger trasforma la tela in un sistema visivo strutturato, in cui l’astrazione geometrica incontra ancora una volta la lezione cubista, ma ormai superata nella direzione di una nuova sintesi tra arte e architettura, pittura e spazio urbano. A settant’anni dalla sua realizzazione, il dipinto torna sul mercato, in asta da Artcurial il prossimo 25 ottobre nella vendita «Selected 20/21 – Art Moderne & Contemporain» a Parigi, con una stima di 550–650 mila euro.
Realizzata due anni prima della morte dell’artista, «Composition murale» misura 146 x 97 cm, è firmata e datata in basso a destra e porta sul retro l’iscrizione dell’atelier («composition / MURALE / F.LEGER.53 / N°290»). L’opera esprime pienamente il pensiero artistico più maturo e compiuto di Léger, in cui la pittura è intesa come progetto di costruzione dello sguardo, mai decorativo, sempre architettonico. Il lavoro è stato esposto in diverse occasioni museali – tra cui la grande retrospettiva polacca del 1971 e la mostra a Cherasco nel 2003 – e compare nel catalogo raisonné a cura di I. Hansma e C. Lefebvre du Preÿ (2013). E il suo passaggio in asta, questa settimana, si candida ad essere tra gli eventi più attenzionati dell'Art Week che come ogni anno si attiva attorno ad Art Basel Paris.
In un momento di ricalibratura per il mercato internazionale, Léger rappresenta uno di quei nomi che mantiene solidità e tenuta nel tempo, grazie a un linguaggio immediato ma mai banale, e a una produzione ben archiviata, che favorisce la fiducia dei collezionisti. Secondo gli ultimi dati Artprice, nel 2025 l’artista ha generato al momento un fatturato di 14,47 milioni di sterline, in crescita del +6,2% rispetto all’anno precedente. Il mercato rimane saldamente ancorato agli Stati Uniti, che assorbono oltre la metà delle vendite (52,9%), ma con segnali vivaci anche in Europa. Interessante è la fascia di ingresso, con il 25,1% delle opere vendute nella fascia 100-500 sterline, a indicare una domanda diffusa e trasversale.
Mentre molte case d’asta internazionali scelgono di diversificare l’offerta e moltiplicare gli appuntamenti, Artcurial opta per una strategia di consolidamento, offrendo opere selezionate all’interno di sessioni compatte, dove ogni lotto risponde a un preciso disegno curatoriale. In questo contesto, «Composition murale» è un’opera che si inserisce in un discorso più ampio, in cui il moderno europeo torna ad avere voce come spazio di riflessione strutturale sul valore, sulla forma, e su un mercato che — pur tra oscillazioni — sembra voler tornare a investire su certezze storiche, più che su scommesse speculative.
Fernand Léger (1881-1955), Composition murale, 1953. Stima: €550,000 - 650,000
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