Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliPerugia. Melomani, appassionati o turisti che passano dal Teatro dell’Opera di Roma vedono la volta affrescata con una classica finta prospettiva e popolata di fanciulle in fiore, nude, procaci e voluttuose. La dipinse nel 1880 Annibale Brugnoli, nato nel 1843 e morto l’11 dicembre del 1915 a Perugia, artista che nella città dei Papi lavorò molto e che ha lasciato pitture murali anche al Quirinale. Pittore amante di un’arte forgiata su miti e modulata su scene dionisiache, sostanzialmente accademico, tecnicamente abile, riversava nelle sue figure femminili una languida sensualità. A cent’anni dalla scomparsa la sua città lo omaggia con la mostra «L’età delle favole antiche. Annibale Brugnoli e l’arte a Perugia nel periodo simbolista», aperta fino al 28 febbraio 2016 e si tiene al Museo Civico di Palazzo della Penna. La accompagna un catalogo edito da Fabbri che non è una semplice compilazione di quanto esposto: il volume infatti indaga anche quanto ha lasciato l’artista in ville e palazzi umbri, esplora il clima nella città assai favorevole verso un’arte che ebbe discreta fortuna nel secondo Ottocento e nel primo Novecento, approfondisce insomma lo sguardo su un autore estetizzante che spesso e volentieri idealizzava un’antichità mai esistita con una figurazione e un florilegio di allegorie apprezzate da letterati come Gabriele D’Annunzio. La mostra è organizzata dal Comune e curata da Alessandra Migliorati con Maria Luisa Martella: la quale ha indagato sulle pitture di Villa Rossetti, a Perugia, e grazie anche a documenti inediti ha potuto accertare come il committente del ciclo fu effettivamente il titolare, Samuele Rossetti. Ciclo decorativo che, scrive Martella, Brugnoli compì negli anni prossimi alla morte in una sala nella torretta. Ma, annota in catalogo la responsabile delle attività espositive e museali di Palazzo dei Priori, «una scrittura privata del 1989 sancì la vendita e il distacco delle pitture murali» per cui quel ciclo può essere solo ricostruito virtualmente tramite disegni e pitture nel catalogo stesso. L’età delle favole antiche. Annibale Brugnoli e l’arte a Perugia nel periodo simbolista, Museo civico di Palazzo della Penna, Via Podiani 11 Perugia. Catalogo Fabrizio Fabbri editore. Orario:10-18; chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Info: tel. 075 5716233 mail: palazzopenna@sistemamuseo.it, http://turismo.comune.perugia.it/

Annibale Brugnoli, Allegoria del Canto, Perugia, Palazzo Cesaroni 1901. Da “L’età delle favole antiche”, Fabrizio Fabbri editore
Altri articoli dell'autore
La «culla» del francescanesimo era a rischio in quanto la soprastante cupola della Basilica di Santa Maria degli Angeli era preoccupantemente fessurata dal terremoto del 2016
Il film di Roberto Dordit, in concorso al «Bif&st-Bari international film & Tv festival», è «liberamente ispirato» all’«Operazione salvataggio» concepita a Roma da Giulio Carlo Argan e l’allora ministro dell’educazione Giuseppe Bottai
Dopo le Catacombe nel centro della città, un nuovo progetto di don Antonio Loffredo, d'intesa con la Diocesi, offre visite guidate gratuite nel Duomo e, presto, in altri monumenti sacri, curate da giovani «difficili»: «La logica del dono sta funzionando. La gente è più generosa del biglietto»
Sembra che nessuno si opponga al trasferimento, ma la preziosa Madonna lignea del XII secolo continua a rimanere al Munda anziché tornare nella chiesa da cui è stata prelevata dopo il terremoto del 2009