Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliIl calendario delle aste di Design a febbraio si apre con una vendita, intitolata «Puro Design», organizzata il 12 febbraio da Incanto a Torino: 150 lotti di designer per la maggior parte italiani con stime da un minimo di 500 a un massimo di 20mila euro. Tra i top lot figura un divano a 3 posti disegnato intorno al 1941 dallo Studio BBPR per Casa Bettinelli a Milano (18mila-20mila euro), un tavolo modello «Golden Gate» con struttura in legno laccato e piano in cristallo temperato inciso con una mappa concettuale di Alessandro Mendini, Edizione Cleto Munari del 2008 (13mila-18mila euro), una grande lampada a sospensione mod. 2109-’12 in metallo verniciato e vetro satinato, produzione Arteluce del 1958 circa su disegno di Gino Sarfatti (10mila-15mila) e un elegante tavolo-console di Angelo Mangiarotti in bronzo patinato rame con piano scantonato in legno listellare, realizzato da Bernini nel 1963 circa in collaborazione con la Fonderia Battaglia (8mila-12mila). Nello stesso giorno Capitolium Art di Brescia chiude l’asta online dedicata ai vetri di Murano: 154 lotti delle fornaci più conosciute con stime che variano dai 200 ai 7mila euro, stima massima, quest’ultima, di un vaso della serie «Oriente» mod. 3124 disegnato da Dino Martens per Aureliano Toso negli anni Cinquanta. Con stima 4mila-6mila è offerto un vaso globulare biansato, eseguito negli anni Venti o Trenta dalle Vetrerie Artistiche Cirillo Maschio, in vetro ametista scurissimo con decorazioni in foglia argento e con anse, base e orlo applicati a caldo in pasta vitrea corallo. Con la stessa valutazione è presentata una figura di orso bianco della Vetreria Artistica Barovier & C. del 1928, in vetro cristallo decorato da murrine in opalino bianco e cristallo, con finiture in vetro trasparente blu e occhi a murrine gialle e nere.
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L’orso bianco della Vetreria Artistica Barovier & C. del 1928. Cortesia di Capitolium Art
Il giorno successivo Capitolium Art chiude un’altra asta online dedicata alle ceramiche del ’900: 141 lotti di maestri soprattutto italiani, con qualche presenza straniera, con stime da 100 a 4mila euro. Top lot della tornata il vaso-scultura «Grifone», in ceramica bianca, nera e verde, con inserto in vetro verde, di Ettore Sottsass appartenente alla serie «Short Stories» del 2003 (3mila-4mila). Di particolare interesse una nutrita serie di ceramiche d’autore, tra cui tre grandi brocche in terracotta smaltata con decoro astratto e figurativo di Salvatore Meli realizzate a Roma negli anni Cinquanta (1mila-1.500 ciascuna), oltre ad opere di Fausto Melotti, Riccardo Dalisi, Nino Caruso, Alessio Tasca, Nanni Valentini, Roberto Crippa e Mario Schifano. Il 20 e 21 febbraio la casa d’aste bresciana batterà online un’asta di Design di 305 lotti dalle stime contenute: tra gli artisti e le manifatture presenti, Gaetano Pesce, Fontana Arte,Pallucco, Martinelli Luce, Paolo Buffa, Luigi Caccia Dominioni, i fratelli Castiglioni, Angelo Mangiarotti, Marco Zanuso e Richard Sapper.
Il 18 febbraio Cambi propone a Genova una vendita di 313 lotti di designer affermati come Ponti, Lelii, Parisi, Ulrich, Borsani, Sottsass, Crespi, Sarfatti, Frattini e Mangiarotti. Di quest’ultimo è il top lot della tornata: una console della serie «Eros» in marmo bianco di Carrara, prodotta da Skipper nel 1971 e stimata 4mila-5mila euro. Nello stesso giorno Dorotheum esiterà a Vienna online oltre 150 lotti firmati da designer nazionali e internazionali, tra cui il parigino Daniel Clement, autore intorno al 1990 di un singolare cassettone rivestito con pezzi di vetro colorati a mano dalle dimensioni irregolari (prezzo di partenza 15mila euro) e due prototipi in lamiera d’acciaio della celebre libreria-tavolo progettata nel 1983 da Ron Arad e prodotta da Dirk Hainlen di Stoccarda per la Ron Arad Associates (prezzo di partenza 10mila euro ciascuno). Presenti anche arredi di Eugène Printz, Jorge Zalszupin, Franz Hagenauer, Arne Jacobsen, Oscar Niemeyer, Charles e Ray Eames.
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Cassettone di Daniel Clement del 1990 ca (prezzo di partenza 15mila euro). Cortesia di Dorotheum
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