Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Marco Gastini «Dall'aria» 2005, tecnica mista su plexigas

Image

Marco Gastini «Dall'aria» 2005, tecnica mista su plexigas

L’ombra della pittura

Le radicali sperimentazioni con il plexiglas di Marco Gastini

Image

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Alla fine degli anni Sessanta Marco Gastini (1938) abbandonava l’Informale e avviava le sue radicali sperimentazioni pittoriche. Della pittura dichiarava di non poter fare a meno ma i mezzi di cui si serviva, coerentemente con lo spirito del tempo, erano del tutto irrituali: di volta in volta usava lo spray su tela oppure i colori ad alta percentuale di metallo su vetro e tubi al neon o, ancora, gettava macchie di piombo e antimonio fusi sulla parete o si serviva del plexiglas come supporto per la pittura.

Quelli realizzati allora, nel periodo «analitico», restano i suoi plexiglas più noti ma Gastini, che non smise mai di subire il fascino di quel materiale diafano, capace di scomparire agli occhi dell’osservatore per evidenziare il solo segno pittorico (o i graffi con cui lo solcava, visibili solo grazie alle loro ombre), avrebbe continuato a servirsene anche nei due decenni successivi.

Nella mostra «Disegnare sul vuoto. I plexiglas di Marco Gastini», aperta dal 19 ottobre al 30 novembre da Progettoarte-Elm, Marco Meneguzzo ha riunito una ventina di lavori appartenenti a quella tipologia più volte indagata dall’artista torinese.

Addio a Marco Gastini

Marco Gastini «Dall'aria» 2005, tecnica mista su plexigas

Ada Masoero, 18 ottobre 2018 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

10 Corso Como dedica al maestro romagnolo una mostra incentrata sulla realtà più labile che esista, selezionando scatti in cui si aprono riflessioni sugli statuti della fotografia e sull’atto stesso del fotografare

Con un convegno in programma il 22 e 23 maggio sarà presentato il restauro degli affreschi realizzati nella Chiesa di San Salvatore nel 1375 dal Maestro di Lentate

Al Museo Castello San Materno di Ascona sono riunite 55 opere tra dipinti, disegni e cicli grafici, molti provenienti da una collezione privata svizzera, altri dal Kunst Museum Winterthur

A maggio, il progetto del filantropo e imprenditore giapponese Hiroyuki Maki inaugura a Venezia due mostre per promuovere anche in Europa l’arte contemporanea del suo Paese

L’ombra della pittura | Ada Masoero

L’ombra della pittura | Ada Masoero