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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliUn raro ritratto a olio di Mahatma Gandhi, realizzato dall’artista britannica Clare Leighton, è stato venduto all’asta da Bonhams per la cifra record di 152.8 mila sterline, triplicando la sua stima. L’opera, considerata l’unico dipinto a olio per cui Gandhi abbia mai posato, era stimata tra le 50-70 mila sterline, ma ha ampiamente superato le aspettative diventando il pezzo più conteso dell’asta online «Travel and Exploration», tenutasi dal 7 al 15 luglio. «Si tratta di un’opera eccezionale, mai apparsa prima sul mercato e profondamente legata a un momento storico cruciale», ha commentato Rhyanon Demery, responsabile della vendita per Bonhams. «Il dipinto non è solo una testimonianza artistica, ma un documento storico, capace di catturare la forza carismatica di Gandhi. È rimasto nella collezione personale dell’artista fino alla sua morte nel 1989, passando poi alla sua famiglia. Il grande interesse internazionale che ha suscitato non sorprende affatto».
Il ritratto risale infatti al 1931, quando Gandhi era a Londra per partecipare alla Seconda Conferenza della Tavola Rotonda. Leighton, allora legata sentimentalmente al giornalista e sostenitore dell’indipendenza indiana H. N. Brailsford, ebbe il raro privilegio di accedere più volte all’ufficio del Mahatma per ritrarlo dal vero. Il dipinto fu esposto per la prima volta nel novembre dello stesso anno alla Albany Galleries di Londra, durante un evento che attirò intellettuali, parlamentari e membri della delegazione indiana. Gandhi non partecipò all’inaugurazione, ma la sua presenza aleggiava in ogni stanza. La scrittrice Winifred Holtby, presente alla mostra, descrisse così il ritratto: «Un piccolo uomo, a capo scoperto, avvolto nella sua coperta, con un dito alzato come per sottolineare un pensiero, le labbra socchiuse in un'espressione che sfiora il sorriso. Era il leader, il negoziatore, lo statista brillante che ho visto a Westminster poco tempo fa».
Dopo l'esposizione, il ritratto rimase nascosto al pubblico per decenni. Riapparve nel 1978 in una retrospettiva alla Boston Public Library, ma secondo fonti familiari era stato già esposto nel 1974, quando subì un atto vandalico da parte di un militante del gruppo nazionalista indù R.S.S. Il dipinto fu danneggiato con un coltello e successivamente restaurato dal Lyman Allyn Museum Conservation Laboratory, come conferma un’etichetta sul pannello posteriore lo conferma. Ad ogni modo, il ritratto di Gandhi resta un’opera isolata, sia perché unica, sia perché distante dallo stile di Leighton, solita dipingere paesaggi rurali della campagna inglese. Una reliquia storica e simbolica, che ora ha anche un chiaro valore economico. E un nuovo proprietario.
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