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Una veduta della mostra «Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli anni Sessanta e un omaggio a Robert Rauschenberg» alle Gallerie d’Italia-Milano

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Una veduta della mostra «Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli anni Sessanta e un omaggio a Robert Rauschenberg» alle Gallerie d’Italia-Milano

Minimal, monocromi e polvere da sparo: alle Gallerie d’Italia di Milano Rauschenberg e i favolosi anni ’60

Attraverso sessanta opere del patrimonio artistico della seconda metà del Novecento delle collezioni Intesa Sanpaolo, l’esposizione a cura di Luca Massimo Barbero omaggia l’artista statunitense nel centenario della nascita 

Un percorso espositivo che in oltre sessanta opere illumina il cammino del Novecento. Orchestrata e curata dal deus ex machina Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea Intesa Sanpaolo, «Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli anni Sessanta e un omaggio a Robert Rauschenberg» dal 30 maggio al 5 ottobre fa danzare le Gallerie d’Italia- Milano (sede espositiva di Intesa Sanpaolo), in continuità con «Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura», la mostra ospitata nel 2023 sempre nelle Gallerie di piazza Scala. 

Attraverso l’ingente patrimonio artistico della seconda metà del Novecento delle collezioni Intesa Sanpaolo, molte delle quali autentiche rarità, che spaziano dalle avanguardie, alla cultura concettuale di un periodo rivoluzionario sia in Europa che oltreoceano, e in particolare grazie la Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico della Banca, il nuovo capitolo di una «Collezione inattesa» rende omaggio al pittore statunitense Rauschenberg, di cui ricorre il centenario dalla nascita, presentando le numerose sperimentazioni espressive degli anni Sessanta, consolidatesi nel decennio successivo. 

Ed è proprio in un costante parallelismo fra il minimalismo e il monocromo generati nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti che la mostra ripercorre la genialità di artisti del calibro di Yves Klein, Lucio Fontana, Piero Manzoni, così come dei successivi esponenti dei monocromi come Giulio Paolini e Robert Ryman o, ancora, Richard Serra del quale viene presentata un’importante opera in piombo. Tra i capolavori esposti anche lavori di Carl Andre, Robert Mangold, Enrico Castellani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto Jannis Kounellis

Alcuni disegni realizzati con polvere da sparo introducono il californiano Edward Ruscha, accostato alle opere in piombo di Jasper Johns. Una parte dell’esposizione è invece riservata alla cultura pop, a cominciare dalle tre serie di dieci serigrafie originali di Andy Warhol («Marilyn», «Electric Chairs» e «Mao Tse-Tung») provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati. Nello stesso ambito sono presenti anche opere del pittore James Rosenquist, così come dell’intimista Roy Lichtenstein e di un giovane Jean-Michel Basquiat, conosciuto nei primi tempi del suo percorso di apprendistato artistico con lo pseudonimo di SAMO. 

Si giunge così alla parte centrale della mostra nel Salone Scala con l’omaggio interamente dedicato alla grandezza di Rauschenberg di cui vengono per la prima volta presentate insieme tutte le 17 opere facenti parte della Collezione Luigi e Peppino Agrati, compresi i disegni e le litografie e, soprattutto, il celebre «Blue Exit» (1961), per la prima volta esposto al pubblico.

Ma l’intera mostra alle Gallerie d'Italia di Milano offre un’imperdibile opportunità di esplorare con sguardo nuovo l’arte contemporanea, attraverso una rosa di opere selezionate e raramente esposte. E per approfondire i temi trattati in mostra, l’appuntamento è con #INSIDE: un palinsesto di incontri gratuiti e aperti a tutti.

Redazione, 26 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

Minimal, monocromi e polvere da sparo: alle Gallerie d’Italia di Milano Rauschenberg e i favolosi anni ’60 | Redazione

Minimal, monocromi e polvere da sparo: alle Gallerie d’Italia di Milano Rauschenberg e i favolosi anni ’60 | Redazione