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Veduta della Chiesa di San Michele Arcangelo, nel comune di Greve in Chianti

Foto tratta da Wikipedia. Foto Vignaccia76 | CC BY SA 3.0

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Veduta della Chiesa di San Michele Arcangelo, nel comune di Greve in Chianti

Foto tratta da Wikipedia. Foto Vignaccia76 | CC BY SA 3.0

Natura e arte: restaurata la Chiesa di San Michele Arcangelo agli Alti Monti a Greve in Chianti

L’edificio sacro, situato a 850 m d’altitudine presso la vetta del Monte San Michele, in un luogo panoramicissimo, è stato oggetto di lavori di ripristino per complessivi 250mila euro

Gaspare Melchiorri

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Dopo un complesso intervento di restauro che ha interessato la struttura architettonica e un affresco situato al suo interno, la Chiesa di San Michele Arcangelo, un antico edificio che domina la Valle della Greve e del Valdarno dai monti del Chianti, situato a 850 metri sul livello del mare presso la vetta del Monte San Michele, è tornata a nuova vita. Un intervento voluto, finanziato e realizzato dall’amministrazione comunale con un investimento pari a complessivi 250mila euro, che ha reso possibile la rinascita di un luogo di comunità, uno spazio di fede che nel tempo ha acquisito un ruolo di punto di riferimento sociale e culturale per la cittadinanza di Greve in Chianti (Fi). La cerimonia di inaugurazione della chiesa restaurata si è tenuta il 28 settembre.

L’opera di restauro, articolata e durata quattro anni, ha riguardato la copertura, le vetrate, il portone, le panche, l’intonaco e il gioiello artistico che custodisce da secoli, uno dei più rilevanti del Quattrocento toscano: l’affresco della «Madonna con Bambino e santi», firmato dal maestro fiorentino Paolo di Stefano Badaloni detto Paolo Schiavo (1397-1478), allievo e collega di Masolino da Panicale. L’intervento è promosso e finanziato dal Comune di Greve in Chianti in collaborazione con Regione Toscana, il Sistema Museale Chianti Valdarno con il supporto della Fondazione Cr Firenze che ha contribuito ai lavori di restauro della copertura e degli interni, mentre si deve alla generosa donazione di un cittadino, Franco Maviglia, il restauro dell’affresco del pittore fiorentino.

L’intervento è stato realizzato in accordo con la Soprintendenza, coordinato dalle funzionarie Anna Floridia (storica dell’arte), Ilaria Gigliosi (architetta) e inizialmente seguito da Maria Maugeri, storica dell’arte.

Storia, tutela e valorizzazione del bene culturale sono peraltro oggetto anche di una pubblicazione, presentata in occasione della cerimonia di inaugurazione, che descrive gli interventi realizzati e contiene un approfondimento inedito sulla figura di San Michele Arcangelo e nello specifico sull’affresco presente all’interno dell’edificio religioso. Il volume La chiesa di San Michele Arcangelo agli alti Monti a Greve in Chianti è a cura di Maria Maugeri con i saggi di Ottaviano Caruso, Maria Maugeri, Andrea Gigliotti e Andrea Garuglieri del Gruppo San Michele Gev del Chianti e Isabella Tronconi che ha realizzato un dettagliato studio sull’affresco e sulla figura del pittore (Polistampa Edizioni).

In occasione del taglio del nastro, il sindaco ha evidenziato che l’intervento si inquadra in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intero complesso di Villa San Michele. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità un luogo di alto valore identitario e culturale. Per il primo cittadino di Greve in Chianti non si tratta soltanto di un atto di conservazione e di tutela di un bene comune, ma di un gesto di responsabilità verso la memoria collettiva. La chiesa, le cui antiche origini sono ancora in fase di valutazione, modificata e ampliata con successivi rimaneggiamenti che si sono susseguiti tra l’Ottocento e il Novecento, è di proprietà comunale dagli anni ’70 e torna a vivere come spazio in cui la bellezza, la riflessione e l’appartenenza al territorio si fondono per offrire alla comunità nuove opportunità di conoscenza e fruizione del patrimonio culturale e ambientale dei Monti del Chianti.

Il sindaco ha fatto sapere inoltre che la chiesa di San Michele Arcangelo è destinata a rappresentare un fulcro turistico-culturale per l’attivazione di una nuova rete sentieristica dedicata al Cammino della Cresta dell’Angelo nell’intento di raccontare la storia di San Michele e i suoi preziosi tesori. L’opera di restauro per la parte artistica e architettonica è stata realizzata da Manola Bernini, Giovanni Calamandrei, Daniele Angellotto, Giuseppe Niccoli e i fratelli Renzo e Nemo Niccoli.

Veduta interna, nella Chiesa di San Michele, dell’affresco con la «Madonna con Bambino e santi», di Paolo di Stefano Badaloni detto Paolo Schiavo

Gaspare Melchiorri, 30 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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