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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliSono in dirittura d’arrivo i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione della Cripta di Giugnano, nel comune di Roccastrada (Gr), finanziati nell’ambito dei fondi Pnrr «Valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale», gestiti dalla Regione Toscana, con 150mila euro a fondo perduto.
La Cripta di Giugnano costituisce l’unica struttura superstite dell’Abbazia di San Salvatore, un vasto complesso monastico le cui origini risalgono all’XI secolo. Citata nel 1076 come dipendente dall’abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, passò agli inizi del XIII secolo sotto la giurisdizione dell’abbazia di San Galgano, divenendo un importante centro d’attività mineraria. Dalla metà del Duecento fu sede degli eremiti agostiniani e cominciò a decadere sin dagli inizi del XIV secolo.
La cripta è costituita da un unico vano rettangolare, che termina a oriente con una grande abside ed è diviso in tre navatelle da quattro sostegni, sui quali s’innesta la copertura voltata, che con alcune mensole si raccorda ai muri perimetrali dell'edificio.
Le colonne e i pilastri di sezione ottagonale sono sormontati da capitelli variamente lavorati, dove gli scultori hanno riadattato antiche tipologie e adottato soluzioni innovative: ad esempio, un capitello presenta forme vagamente ioniche, mentre altre due presentano gli stilemi vegetali tipici dello stile corinzio, che combinano a nuove e misteriose raffigurazioni.
L’intervento permetterà di programmare in totale sicurezza ingressi sorvegliati e contingentati e, al tempo stesso, di promuovere la valorizzazione e la fruizione pubblica del sito. Accanto ai lavori di ristrutturazione, il progetto ha previsto un articolato percorso di documentazione e valorizzazione digitale, con rilievi 3D, studi specialistici e la realizzazione di una piattaforma per la fruizione virtuale della cripta, disponibile tramite visori Oculus e totem interattivi.
Uno di questi totem verrà eretto presso l’Ufficio Turistico di Roccastrada, consentendo a residenti e visitatori di esplorare virtualmente l’interno della cripta e apprezzarne i dettagli architettonici e le suggestioni storiche.
Il progetto, coordinato dall’assessore alla Cultura del Comune Emiliano Rabazzi, è stato redatto da un gruppo multidisciplinare composto dagli architetti Giulio Basili e Chiara De Felice, dagli ingegneri Riccardo Iannuzzi e Sandokan Giorgi, dagli archeologi Roberto Farinelli e Marianna Cirillo, dalla storica dell’arte Gina Berni e dall’avvocato Barbara Tinacci. Nella realizzazione dei lavori, hanno collaborato la ditta Rs di Simone Ragnini per gli interventi di messa in sicurezza e la società Acas 3D per il rilievo architettonico e la restituzione virtuale 3D della cripta.
«Il recupero della Cripta di Giugnano rappresenta un modello di collaborazione virtuosa, ha dichiarato l’assessore Rabazzi, tra pubblico, privato e mondo delle professioni. Un impegno corale che restituisce valore e futuro a uno dei luoghi più suggestivi e identitari del nostro territorio. Un ringraziamento speciale va alla Regione Toscana, che ha gestito i fondi Pnrr destinati all’intervento, e all’assessore regionale Leonardo Marras, per la costante attenzione e il supporto assicurato nel percorso di valorizzazione del patrimonio locale. Un sentito ringraziamento anche alla Banca Tema, che ha sostenuto e accompagnato l’iniziativa come esempio concreto di attenzione al territorio e alla tutela dei beni culturali. Alla promozione e alla conoscenza della Cripta di Giugnano hanno inoltre contribuito nel tempo la storica dell’arte Giulia Marrucchi, il professore associato di Storia dell’Arte Medievale dell’Università di Firenze Guido Tigler, la Pro Loco di Roccastrada, l’Associazione Odysseus, l’Archeoclub Roccastrada, il Fai-Fondo Ambiente Italiano di Grosseto e i volontari e le volontarie del gruppo #SalvaGiugnano, che con il loro impegno costante hanno mantenuto viva l’attenzione e l’interesse verso questo straordinario sito storico. Un ringraziamento particolare va infine alla famiglia Coralli, proprietaria del complesso, e in particolare a Fabio Coralli, per la disponibilità e la collaborazione dimostrata nel consentire l’accesso e lo svolgimento dei lavori, rendendo possibile la piena realizzazione dell’intervento».
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