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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliA inizio novembre apre il cantiere per ricostruire la Basilica di San Benedetto di cui dopo il terremoto del 2016 è rimasta in piedi la facciata e poco altro tanto da essere divenuta il simbolo dei crolli. Il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma e ingegnere Paolo Iannelli ha approvato il progetto definitivo e la soprintendente dell’Umbria Elvira Cajano lo ha autorizzato: è una svolta positiva per l’edificio simbolo dei crolli del 2016 nel Centro Italia.
Confermati i finanziamenti: 4 milioni vengono dai fondi speciali a disposizione del commissario per il terremoto, 6 dai fondi di investimento europei Por Fesr della Regione Umbria, 5 come sponsorizzazione tecnica dell’Eni. Divisi in due gruppi i lavori: il gruppo A comprende tra l’altro il ricostruire i muri crollati, le coperture lignee della chiesa, del campanile e del «portico delle misure»; il gruppo B include la facciata, le nuove volte nel transetto e una cupola sopra l’altare.
Tempi previsti: tre anni. L’architetto Filippo Battoni dell’ufficio per la ricostruzione dell’Umbria: «Ricostruiamo San Benedetto secondo le “linee guida” approvate dalla commissione presieduta da Antonio Paolucci ma meglio, non “com’era”. Oltre al miglior adeguamento sismico possibile con la tecnologia possiamo ricostruire la chiesa con tecniche e materiali innovativi perché non accada com’è accaduto più volte in passato».

San Benedetto a Norcia (Pg). Foto: Stefano Miliani
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