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Redazione
Leggi i suoi articoli«Oggi il nostro primo incontro è servito innanzitutto a provvedere a una serie di adempimenti di carattere tecnico, superati i quali poi ci siamo riuniti per verificare il nostro percorso, che è molto importante perché si ha a che fare con Napoli e i suoi 2.500 anni», ha spiegato il prefetto Michele Di Bari il 3 febbraio dopo la prima riunione del comitato Neapolis 2500 che organizzerà gli eventi per l’anniversario della fondazione della città, a cui hanno partecipato il regista Pupi Avati, l’imprenditrice Maria Luisa Faraone Mennella, l’ambasciatore Pasquale Ferrara, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro e il medico Salvatore Longobardi. Del comitato fa parte anche l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, nella circostanza assente per motivi personali.
Di Bari sottolinea che «le iniziative di questo Comitato sono finanziate dal Ministero degli Esteri per la maggior parte dei fondi e dal Ministero della Cultura, ma siamo aperti anche al contributo dei privati. Il budget attualmente è di circa 7 milioni di euro. E poiché partecipa il Ministero degli Affari Esteri guardiamo all’estero, agli istituti di cultura. Questa è la grande sfida che noi non possiamo non fare con il Comune di Napoli, che ha già costituito a ottobre un suo comitato per una serie di iniziative. I ministri Tajani e Giuli mi hanno nominato presidente di questo nostro Comitato per coordinare le varie attività e li ringrazio».
«Ho stimolato il comitato a un’ambizione assoluta: immaginiamo veramente qualche cosa di mai visto, mai fatto, di totalmente inedito», ha detto nell’occasione il regista Pupi Avati, che alla manifestazione partenopea partecipa con il ruolo conferitogli dal vicepremier Tajani, quello di consulente per le tematiche afferenti alla cultura. «Non faremo il concertino», spiega Avati, «non faremo lo spettacolino, ma faremo qualche cosa che dovrebbe rimanere e suscitare l’attenzione del mondo intero. Nel mio lavoro accade che quando immagini un film immagini di farne il migliore della tua vita, prepari addirittura il discorso di ringraziamento per l’Oscar, che non ti servirà, però intanto lo prepari perché la carica è fondamentale. Quindi l’immaginazione è a mille e poi facciamo i conti col budget. Questo è il proponimento e mi sembrano tutti estremamente motivati, dal prefetto in giù».
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