Barbara Ruperti
Leggi i suoi articoliArtista visionario, attivista, pioniere dell’Arte povera e fondatore del Parco Arte Vivente. «Car Crash - Piero Gilardi e l’Arte povera» celebra la produzione giovanile di Piero Gilardi, storico creatore dei Tappeti-Natura scomparso lo scorso marzo. La mostra curata da Marco Scotini per il PAV, visitabile fino al 28 aprile, ospita un corpus di lavori del 1964-69: dal primo periodo poverista al suo distacco dal movimento nel 1968, alle sperimentazioni nell’ambito del design radicale. Il percorso documenta e analizza la stagione germinale della carriera dell’artista, quegli anni Sessanta animati dalla rivoluzione giovanile e dai movimenti operai, che hanno dato luce ai suoi celebri Tappeti Natura e segnato per sempre la sua poetica.
Sarà lo spirito critico e innovatore di quegli anni che lo porterà ad allontanarsi temporaneamente dalla scena artistica per dedicarsi a una lunga esperienza transculturale, diretta alla congiunzione «Arte Vita». La mostra si apre con l’importante esperienza del 1967 al Piper Club, discoteca torinese e punto di riferimento internazionale per l’arte e la sperimentazione d’avanguardia. «Car Crash», titolo di un progetto mai realizzato per il locale, diventa metafora di quegli anni propulsivi durante i quali l’incontro-scontro con il sistema dell’arte introduce l’artista ventenne alle esperienze di attivismo politico che caratterizzeranno la sua attività per circa un decennio. Ne emerge un ritratto inedito dell’artista che ha rivoluzionato il rapporto tra tecnologia, arte e natura.
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