Fino al 6 gennaio nel Cellaio, edificio storico situato all’interno del Museo e Real Bosco di Capodimonte, sarà allestita la mostra «Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore», a cura di Maria Tamajo Contarini e Luciana Berti. Realizzata nell’anno in cui l’artista (Napoli, 1934) ha compiuto 90 anni, la mostra antologica raccoglie un’ottantina di opere che ripercorrono la lunga attività dello scultore, dagli anni Cinquanta a oggi attraverso bronzi, gessi, terracotte, disegni, stampe e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa, provenienti dall’atelier dell’artista e da varie collezioni museali e private.
Fino al 23 febbraio 2025, nella sala 6 al primo piano, Gustave Courbet con «Les demoiselles des bords de la Seine (été)» (1857) è intanto l’Ospite francese al Museo e Real Bosco di Capodimonte, in prestito dal Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. «Con questo allestimento si apre un nuovo spazio dedicato al dialogo tra Capodimonte e gli altri musei internazionali che porterà a Napoli opere significative della storia dell’arte mondiale. Come nel caso del nostro “Ospite francese”, un dipinto che fece molto discutere la società dell’epoca per il soggetto moderno e il realismo nel tema, allora nuovo, dei piaceri e degli svaghi all’aperto. “Les demoiselles des bords de la Seine (été)” è davvero un prestito di grande significato culturale non solo per il Museo e Real Bosco di Capodimonte ma anche per la città: sono infatti tanti gli artisti napoletani dell’Ottocento che, nelle proprie opere, mostrano il fascino esercitato su di loro dall’arte e dalla personalità stessa di Courbet», dichiara Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.