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Luana De Micco

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Appena un anno fa era stato inaugurato sempre a Parigi, in rue Scribe, il Musée du parfum Fragonard: «Ma non siamo in concorrenza con loro, ha spiegato il direttore del nuovo museo, l’uomo d’affari Guillaume de Maussion. La nostra visione è più olistica. Non rappresentiamo nessuna maison, siamo al contempo tutte le maison e nessuna in particolare, non abbiamo etichette».

Il museo, finanziato da fondi privati, ha invece l’appoggio del Syndicat français de la parfumerie, che riunisce 66 maison francesi, e fa capo a un consiglio scientifico e culturale che riunisce una quindicina di esperti, tra cui Jean-Claude Ellena, ex «naso» di Hermès.

Il percorso, nella scenografia dello studio Projectiles (che ha curato la museografia del Quai Branly-Jacques Chirac e del nuovo Musée de l’Homme), si propone come «ludico, pedagogico e olfattivo». Diffusori moderni di profumo sono stati appositamente messi a punto dal gruppo americano International Flavors and Fragrances, specializzato nella fabbricazione di aromi per i prodotti a lunga conservazione. Si inizia con una prima sezione di «Storia dei profumi», dai faraoni a oggi, con un approfondimento sull’uso religioso delle essenze. La seconda sezione di «Immersione sensoriale» propone esperienze interattive. La terza, «L’arte del profumiere», è dedicata alle fasi della fabbricazione e alle materie prime utilizzate.

Luana De Micco, 09 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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