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La «Stella» di Pietro Consagra che accoglie i visitatori a Gibellina, nominata l’anno scorso «Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea» per il 2026

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La «Stella» di Pietro Consagra che accoglie i visitatori a Gibellina, nominata l’anno scorso «Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea» per il 2026

Quale località sarà la «Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027»?

Il termine per la presentazione delle candidature è scaduto il 15 giugno. Si sono presentate Alba, Pietrasanta, Chioggia, Termoli e, congiuntamente, Varese-Gallarate e Foligno-Spoleto

In Italia è scaduto il 15 giugno il termine per la presentazione delle candidature a «Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027». Si è candidata, per esempio, la città di Alba (Cn), con un’iniziativa promossa dal comitato presieduto da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composto dal sindaco della città Alberto Gatto e dal critico d’arte e curatore Nicolas Ballario. La candidatura coinvolge più comuni, estendendosi al territorio patrimonio Unesco dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato. Tra i principali obiettivi la creazione della Biennale delle Langhe, che ambisce a diventare il più importante festival di arte contemporanea in Italia, la cui prima edizione prenderà vita proprio nel 2027. Il titolo della candidatura, «Le fabbriche del vento», è tratto dall’opera dell’artista albese Pinot Gallizio. Oltre al fondatore dell’Internazionale Situazionista, il programma renderà omaggio a un’altra figura centrale della storia culturale albese: Roberto Longhi, critico e storico dell’arte tra i più influenti del XX secolo. Nelle prossime settimane si terrà ad Alba un evento pubblico di presentazione della candidatura. Per la presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Patrizia Sandretto, «l’arte contemporanea è uno strumento potente per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, capace di generare consapevolezza e attivare processi di cambiamento. È nel dialogo con il territorio, con le sue comunità, le sue storie, le sue urgenze, che l’arte trova la forza per trasformarsi in azione concreta, promuovendo coesione sociale e impegno civile».

Anche la città di Pietrasanta (Lu) ha formalmente presentato al Ministero della Cultura il dossier per la propria candidatura. Il sindaco Alberto Stefano Giovannetti ha sottolineato come questo progetto rappresenti un lavoro collettivo, frutto della sinergia tra realtà locali, regionali, nazionali e internazionali. Il documento comprende circa 40 progetti esterni, che si integrano con le cinque linee guida individuate dal Comune. La candidatura punta a valorizzare il ricco patrimonio artistico di Pietrasanta e la vivacità delle sue istituzioni culturali. Inoltre, mette in luce la maestria degli artigiani locali e l’energia della comunità artistica che ha scelto la città come polo creativo.

I due Comuni di Varese e di Gallarate hanno firmato un protocollo di intesa per la presentazione congiunta della propria candidatura. I due comuni ora predisporranno il dossier di candidatura che conterrà gli obiettivi, gli interventi e le iniziative che si porteranno avanti con particolare focus sugli spazi, e la loro fruizione, dedicati all’arte, sull’attrattività del territorio e lo sviluppo dell’offerta artistico-creativa. L’iniziativa sarà coordinata dagli assessorati alla Cultura di Varese e Gallarate. Saranno coinvolti anche il Fai, in quanto proprietario e gestore della Villa Panza, e la Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, in quanto gestrice del Museo MaGa.

Anche Foligno e Spoleto hanno presentato una candidatura congiunta, «in forza della lunga e qualificata tradizione nell’ambito dell’arte contemporanea che accomuna entrambe le città» come hanno scritto i sindaci di Foligno e Spoleto, Stefano Zuccarini e Andrea Sisti. I due centri condividono un profondo legame con l’arte contemporanea, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Per Spoleto si ricordano le presenze di Leoncillo Leonardi e degli esponenti del Gruppo di Spoleto, ma anche la mostra «Sculture nella Città» dello storico dell’arte Giovanni Carandente, che portò a Spoleto Calder, Fontana, Moore, Pepper e molti altri. A Foligno, in quegli anni, la mostra «Lo spazio delle immagini» nel 1967 coinvolse artisti come Fontana, Colla, Castellani. Un’eredità che dal 2000 continua a vivere attraverso due istituzioni: Palazzo Collicola a Spoleto e il Ciac-Centro italiano arte contemporanea.

Per ottenere il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027 promosso dal Ministero della Cultura il Comune di Chioggia ha aperto una «Call for Ideas», rivolta a operatori culturali, artisti, istituzioni e realtà creative, nazionali e internazionali. «La pubblicazione della Call, ha sottolineato Elena Zennaro, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune, rappresenta un’opportunità straordinaria, per valorizzare il nostro patrimonio culturale e creativo. È un invito a tutti gli artisti, curatori e associazioni a contribuire con idee innovative, che possano trasformare il nostro ambiente urbano in un palcoscenico per l’arte contemporanea.

Anche Termoli si è candidata al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’elaborazione del dossier per la candidatura di Termoli è stata affidata alla Fondazione Macte- Museo di Arte Contemporanea di Termoli, su mandato dell’Amministrazione comunale. Tutti i principali portatori di interesse (stakeholders), come sempre avviene in questi casi, sono stati chiamati a partecipare al percorso progettuale. La candidatura di Termoli si fonda non solo sulla lunga e autorevole esperienza cittadina nel campo dell’arte contemporanea, ma anche sulle peculiarità del territorio e sulle sue molteplici vocazioni socio-culturali, che il titolo contribuirebbe a valorizzare e a rilanciare.

Le candidature saranno valutate da una commissione indipendente composta da cinque esperti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, di cui tre, incluso il presidente della giuria, designati dal Ministro, uno designato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e uno dalla Conferenza delle Regioni. Entro il 15 settembre la giuria esaminerà le candidature ammesse e selezionerà un massimo di 5 progetti finalisti.

Redazione, 17 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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