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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliÈ stato inaugurato il 14 giugno il restauro della Villa Medicea La Màgia di Quarrata (Pt) e dei giardini storici che la circondano. La villa, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2013, fa parte del sito «Ville e Giardini medicei in Toscana», e unisce la ricchezza storica e architettonica del Rinascimento alla presenza di una collezione di arte contemporanea. Gli interventi hanno avuto un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro.
L’insediamento originario di Villa La Màgia va fatto risalire al 1320, anno in cui Vinciguerra della famiglia Panciatichi fece edificare il primo torrione con funzione difensiva, per le ostilità che intercorrevano tra le famiglie dei Panciatichi e dei Cancellieri. Il 26 novembre 1583 la proprietà, che nel frattempo si era estesa ed aveva assunto carattere residenziale, fu acquistata da Francesco I dei Medici. Villa La Màgia venne così a far parte della costellazione di ville che comprende la villa di Poggio a Caiano e quella di Artimino.
Il periodo di massimo splendore della villa risale alla fine del Cinquecento (1585-87) quando il Buontalenti elaborò il progetto di ristrutturazione della villa e il progetto di realizzazione del lago. Il 27 maggio del 1645 Pandolfo d’Ottavio Attavanti ottenne il consenso da Ferdinando II dei Medici per l’acquisto della fattoria de La Màgia. Con questa famiglia, all’inizio del Settecento, la villa subisce forse il più importante intervento di ristrutturazione della sua storia.
Nel XVIII secolo inizia la costruzione delle Limonaie di ponente e di levante e, dopo l’acquisizione della villa da parte della famiglia Amati Cellesi, l’ampliamento delle stesse limonaie e l’edificazione di una nuova scuderia. La villa rimane di proprietà della famiglia Amati Cellesi fino al 2000, anno in cui il Comune di Quarrata l’acquista.
La villa è ora aperta al pubblico ed è possibile visitare i percorsi storici (ciclo di affreschi, giardino storico, quadreria) con la collezione di arte ambientale contemporanea «Lo spirito del luogo» (opere di Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Nagasawa, Marco Bagnoli, Maurizio Nannucci, Daniel Buren).
«Il complesso restauro, ha spiegato il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, è stato finalizzato alla tutela, al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio a disposizione di tutta la comunità di Quarrata e non solo. Stiamo lavorando per consentire di usufruire Villa La Màgia sempre di più, tutti i giorni dell’anno».
«Sono orgoglioso, ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, di aver partecipato alla genesi, insieme all’allora ministro Franceschini, dell’inserimento dei parchi nei fondi del Pnrr come misura di volano per uscire dalla pandemia. Il Comune di Quarrata, sia nella sua parte tecnica che amministrativa e politica, ha saputo cogliere al volo questa straordinaria opportunità, con bravura, capacità e lungimiranza, acquistando questo bene nel lontano 2000 e gestendolo fino ad oggi, migliorandolo sempre».
Per Marco Pellegrini, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana Firenze e province di Pistoia e Prato, «questo importante risultato è il frutto di una visione condivisa e di una collaborazione virtuosa tra enti pubblici, istituzioni culturali e amministrazioni locali».
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