«Omaggio a Plutone» (1735-40) di Alessandro Magnasco

© Galerie Canesso

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«Omaggio a Plutone» (1735-40) di Alessandro Magnasco

© Galerie Canesso

Reunion di antichi maestri per i 30 anni di Canesso

Per celebrare l’anniversario Maurizio Canesso allestisce due mostre nelle sue gallerie di Parigi e Milano

Una serie di capolavori della storia dell’arte italiana «tornano a casa» per festeggiare i 30 anni della galleria che li ha scoperti, valorizzati e venduti nel tempo a importanti collezionisti e musei internazionali. A celebrare l’anniversario è Maurizio Canesso (nel 1994 apriva la sua prima galleria nella Ville Lumière) che per l’occasione allestisce due mostre nelle sue gallerie a Parigi (dal 16 maggio al 28 giugno) e a Milano (dal 24 maggio al 28 giugno). Esposte si possono ammirare opere di Bernardo Strozzi, Tanzio da Varallo, Giacomo Ceruti, Alessandro Magnasco, Evaristo Baschenis, Giuseppe Bonito, Pietro Bellotti, Francesco Furini, Gaspare Traversi e altri maestri del Rinascimento e del Barocco italiano che Maurizio Canesso ha scelto come focus della propria ricerca, ampliando poi il campo anche agli artisti non italiani che lavorarono nella Penisola.

Oltre che per la passione, il suo percorso si caratterizza per la capacità di condurre ricerche che gettano nuova luce e sapere su alcune personalità dell’arte. È il caso del Maestro della tela jeans, presente in entrambi gli spazi. Si tratta di un pittore di area lombarda della seconda metà del ’600 di cui la galleria ha organizzato una mostra nel 2010 a seguito di una serie di acquisti di opere e di indagini che hanno permesso di riscoprire questa misteriosa figura e di rintracciare altri lavori accomunati dalla «firma caratteristica», ovvero dalla comune presenza del jeans, aggiungendo inedite conoscenze sull’origine di questo tessuto universalmente noto. Nei due percorsi espositivi spicca anche il genovese Alessandro Magnasco, artista che ha avuto la sua prima monografica in Francia proprio alla galleria Canesso nel 2016, di cui a Parigi si può apprezzare l’«Omaggio a Plutone», una visione tenebrosa e quasi satanica, ben resa attraverso il dinamismo delle sue pennellate nervose. Dalla stessa collezione privata proviene la tela di Bernardo Strozzi «Musicisti di fiati», brillante e gioiosa composizione che non era mai stata esposta prima in galleria perché subito venduta e ora visibile nella sede francese così come il «San Giovanni Battista» di Tanzio da Varallo, piena espressione del realismo vibrante del pittore lombardo caravaggesco.

«Donna mendicante con due bambini» (ultimo quarto del XVII secolo) del Maestro della tela jeans. © Galerie Canesso

«Natura morta con strumenti musicali» (1665-70) di Evaristo Baschenis, Collezione privata. © Galerie Canesso, Parigi

Maurizio Canesso. Foto © Irene de Rosen

Elena Correggia, 14 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

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