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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliIl termine dei lavori di restauro sulle coperture di Palazzo d’Accursio permette la riapertura delle Collezioni Comunali d’Arte che fanno capo all’Istituzione Bologna Musei, dopo un parziale riallestimento e un incremento di tre sale. Queste ultime, la vera novità dei lavori, ospitano oggi quadri in precedenza in deposito suddivisi in spazi dedicati alla natura morta, al paesaggio e alla collezione dei ritratti degli studenti del Collegio dei Nobili.
Le raccolte comunali dirette da Massimo Medica, volute nel 1936 nell’appartamento dei Cardinali Legati, oggi presentano un percorso che parte dalle tavole di Vitale da Bologna e Jacopo di Paolo inoltrandosi poi nel Quattro-Cinquecento con Francesco Francia, Amico Aspertini, Luca Signorelli, Prospero Fontana, Ludovico Carracci, Guido Cagnacci fino a numerose opere emiliane dal XVII secolo tra cui Pelagio Palagi.
I lavori strutturali, condotti da Manuela Farinelli, hanno permesso di intervenire sugli spazi museali, sui sottotetti, su pareti e soffitti decorati. I lavori principali hanno riguardato il restauro conservativo e risanamento della Galleria Vidoniana, dove sono conservati i 18 dipinti realizzati da Donato Creti per Marcantonio Collina Sbaraglia, donati alla città nel 1744.

Una veduta dell'interno di Palazzo D'Accursio. Foto Giorgio Bianchi
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