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Il cantiere navale che produce i grandi yacht più raffinati al mondo per design e cura artigianale (e, da oggi, anche i più avanzati per tecnologia), e un maestro dell’arte come Michelangelo Pistoletto: che cosa li accomuna, al di là dell’eccellenza di entrambi? La risposta è l’impegno per la difesa dell’ambiente. Risposta più che comprensibile per Pistoletto, da anni impegnato a diffondere il messaggio di armonia con la natura attraverso il simbolo del «Terzo Paradiso» («il passaggio, spiega lui stesso, a un nuovo livello di civiltà planetaria, essenziale per la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. La sintesi delle conquiste culturali, scientifiche e tecnologiche dell'umanità, che conduce verso un futuro sostenibile e armonioso»); assai meno evidente, invece, per un cantiere come Sanlorenzo, icona del Made in Italy, certo, ma produttore di oggetti vissuti come altamente inquinanti (sebbene non sia così, dati alla mano) e, soprattutto, bollati sul piano etico perché destinati al piacere dei super-ricchi. Sensibile alla questione, Massimo Perotti, Ceo Sanlorenzo, promuove da tempo la ricerca intorno alla sostenibilità ambientale e ora può annunciare che nel corso del 2024 saranno varati il Superyacht 50Steel, primo yacht in assoluto equipaggiato con l’avveniristico sistema Fuel Cell che non produce CO2 ma acqua, e Bluegame BG, tender con propulsione esclusivamente a idrogeno e dunque a zero emissioni (sanlorenzoyacht.com). Intanto, procede l’impegno di Fondazione Sanlorenzo per la salvaguardia, anche economica e sociale, delle nostre isole minori. Dunque, chi meglio di Michelangelo Pistoletto, poteva incarnare questa filosofia? E a lui è stato affidato il debutto del polo culturale Sanlorenzo Arts Venice, il cui comitato scientifico è formato da Alessia Cozzi, Luca Miroglio, Toti Musumeci, Cristiano Seganfreddo, Marc Spiegler e Sergio Buttiglieri, Style director di Sanlorenzo cui, con Massimo Perotti, si deve la scelta vincente di chiamare a lavorare sugli yacht designer come Rodolfo Dordoni, Citterio Viel, Piero Lissoni (dal 2018 Art Director dell’azienda), Patricia Urquiola e Studio Liaigre e, in conseguenza, l’apertura verso l’arte contemporanea. Sanlorenzo Arts Venice, il nuovo polo pensato per l’arte, il design, l’architettura, esordirà l’anno prossimo in un palazzetto accanto alla Basilica della Salute ma già quest’anno, ancora in restauro, presenta per la Biennale la grande installazione site specific di Pistoletto «Third Paradise Quick Response». A curare il progetto è Cristiano Seganfreddo, editore di «Flash Art», che nel presentarla la definisce «Non una semplice installazione ma un programma per il futuro». Realizzato interamente nei cantieri Sanlorenzo, «Third Paradise Quick Response» è composto dai tre cerchi uniti in un simbolo dell’infinito «potenziato» dal terzo anello (in cui si trova un QR code con statement di Pistoletto), sintesi di un equilibrio dinamico tra elementi in conflitto, e simbolo delle sfide che ci attendono per promuovere l’indispensabile connessione equilibrata tra natura e artificio. L’inaugurazione si terrà il 18 aprile dalle 18, in Dorsoduro 170.
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