Image

Una veduta di una sala di Palazzo Citterio

© Walter Vecchio

Image

Una veduta di una sala di Palazzo Citterio

© Walter Vecchio

Sfogliando i musei: i consigli di gennaio

Il ricordo di Gian Alberto Dell’Acqua, colui che acquistò la nuova ala della «Grande Brera» • Lo scenario digitale in cui i musei si trovano a operare

Autori vari

Leggi i suoi articoli

La copertina del volume

Aveva comprato lui Palazzo Citterio

Soprintendente di Milano dal 1957 al 1973, poi presidente del Museo Poldi Pezzoli e intanto, lungamente, docente universitario di Storia dell’arte, Gian Alberto Dell’Acqua (Milano, 1909-2004) scrisse le sue memorie destinandole alla famiglia. Solo ora, molti anni dopo, escono nella collana di libri promossa da James Bradburne, già direttore di Brera, che rievoca i soprintendenti più incisivi della città. A Dell’Acqua si devono infatti acquisizioni di opere fondamentali per la Pinacoteca di Brera come i «Tarocchi» di Bonifacio Bembo, sempre a lui si devono restauri memorabili, e ancora a lui si devono decisioni coraggiose: fu Dell’Acqua ad autorizzare la posa della pala d’altare di Lucio Fontana nella chiesa cinquecentesca di San Fedele, opera di Pellegrino Tibaldi. Ma, soprattutto, fu lui nel 1972 a firmare l’acquisto di Palazzo Citterio, per aprire la Pinacoteca alla modernità e dar vita alla «Grande Brera»: quel palazzo che il 7 dicembre si è finalmente inaugurato, 52 anni dopo. 
[Ada Masoero]

Ricordi di una lunga vita 
di Gian Alberto Dell’Acqua, 232 pp., 48 b/n, Skira, Milano 2023, € 25

 

La copertina del volume

Accessibili e inclusivi se sono digitali

In base alla museologia contemporanea e alla nuova definizione di museo di Icom International approvata nel 2022, i musei accessibili e inclusivi sono tali se perseguono l’obiettivo di assolvere alla missione di diffondere sapere, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze. Nello scenario digitale in cui il museo contemporaneo si trova a operare, Nicolette Mandarano con il suo testo Il digitale per i musei offre una guida per conoscere gli strumenti che possono essere utilizzati per comunicare alle varie fasce di pubblico nuovi contenuti attraverso linguaggi idonei. Partendo dall’esplorazione della storia del rapporto tra strumenti digitali e beni culturali dalla fine degli anni ’60 a oggi, l’autrice approfondisce l’analisi di tali strumenti, dai siti web alle piattaforme digitali, dai social network alle app, e del modo in cui andrebbero impiegati per migliorare, oltre alla comunicazione, anche la fruizione e la valorizzazione di opere e contesti culturali, ricorrendo anche a «casi studio» italiani ed esteri. 
[Marta Paraventi]

Il digitale per i musei. Comunicazione, fruizione, valorizzazione
di Nicolette Mandarano, 188 pp., Carocci, Roma 2024, € 19

Autori vari, 09 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Redattori, corrispondenti, collaboratori e lettori di «Il Giornale dell’Arte» sono i nostri esploratori, gli investigatori di occasioni, eccezioni e stranezze che ogni mese il mercato internazionale dell’arte continua a offrirci

26 idee regalo da sfogliare tra Arte Antica, Arte contemporanea, Arti decorative, Fotografia, Architettura e Musei, Design, Romanzi d’arte, Collezionismo e antiquariato, Viaggi e turismo culturale, Archeologia, Bambini

21 idee regalo da sfogliare tra Arte Antica, Arte contemporanea, Arti decorative, Fotografia, Architettura e Musei, Design, Romanzi d’arte, Collezionismo e antiquariato, Viaggi e turismo culturale, Archeologia, Bambini

Redattori, corrispondenti, collaboratori e lettori di «Il Giornale dell’Arte» sono i nostri esploratori, gli investigatori di occasioni, eccezioni e stranezze che ogni mese il mercato internazionale dell’arte continua a offrirci

Sfogliando i musei: i consigli di gennaio | Autori vari

Sfogliando i musei: i consigli di gennaio | Autori vari