Un momento della performance «Basta» (2006-23) di Ulan Djaparov

Foto: Jamshed Kholikov

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Un momento della performance «Basta» (2006-23) di Ulan Djaparov

Foto: Jamshed Kholikov

Spazi interiori nell’inesplorata Asia centrale

Nella Fondazione Elpis 27 artisti di generazioni diverse riflettono su un tema esplorato attraverso «rappresentazioni di prospettive mentali, spirituali, geografiche, metafisiche e politiche»

A inaugurare la sede milanese di Fondazione Elpis (via Lamarmora 26) nel 2022 era stata la mostra «Haze-Contemporary Art From South Asia». Oggi, con il progetto «You Are Here. Central Asia» (dal 24 ottobre al 13 aprile 2025), lo sguardo si sposta su un altro territorio vastissimo e poco esplorato come l’Asia Centrale, un’area immensa che include quattro Paesi (Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan), tutti attraversati anticamente dalla Via della Seta e dalle sue carovane che portavano merci e intrecciavano culture, e poi confluiti nell’Impero russo e nell’Unione Sovietica: Paesi, dunque, che pur nelle loro caratteristiche identitarie condividono credenze, leggende e usanze remote (prova esemplare ne è la personale dell’artista uzbeka Saodat Ismailova, in corso fino al 12 gennaio 2025 presso Pirelli HangarBicocca).

Il progetto «You Are Here. Central Asia», curato da Dilda Ramazan (Kirghizistan) e Aida Sulova (Kazakistan), riunisce lavori di 27 artisti e artiste che spaziano tra pittura, scultura, video, fotografia, performance, opere tessili e installazioni site specific. Diversi media, diverse le generazioni: gli artisti sono infatti nati tra il 1948 di Vyacheslav Akhunov, kirghiso, e il 2001 di Medina Bazagrali, kazaka, cui si aggiungono Munara Abdukakharova, Aïda Adilbek, Chyngyz Aidarov, Aika Akhmetova, Said Atabekov, Azadbek Bekchanov, Bakhyt Bubikanova, Ulan Djaparov, Saodat Ismailova, Anna Ivanova, Kasiet Jolchu, Daria Kim, Jazgul Madazimova, Yerbossyn Meldibekov, Gulnur Mukazhanova, Nurbol Nurakhmet, Rashid Nurekeyev, Qizlar, Marat Raiymkulov, Sonata Raiymkulova, Alexey Rumyantsev, Zhanel Shakhan, Temur Shardemetov, Ester Sheynfeld ed Emil Tilekov.

Su stimolo della Fondazione Elpis e delle curatrici, tutti loro sono stati invitati a reagire alla suggestione del tema («You Are Here», come nelle mappe) riflettendo non sullo spazio fisico bensì sullo spazio interiore, da loro esplorato attraverso «rappresentazioni di prospettive mentali, spirituali, geografiche, metafisiche e politiche relative alla propria autoidentificazione nello spazio». Ecco allora che alcuni si pongono in simbiosi con la natura, altri si vedono in viaggio in questi orizzonti sconfinati, altri attingono al patrimonio mitico delle loro culture o immaginano di perdersi in un labirinto, riuniti in un percorso che diventa una ricognizione esaustiva del vibrante panorama artistico di quella regione.

Still dal video «Her Five Lives» (2020) di Saodat Ismailova. Cortesia dell’artista

Ada Masoero, 23 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

Spazi interiori nell’inesplorata Asia centrale | Ada Masoero

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