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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliSophia Al-Maria è la vincitrice del Frieze London Artist Award 2025, riconoscimento dedicato agli artisti emergenti o a metà carriera, che da anni rappresenta uno dei momenti più rilevanti della fiera londinese. La sua nuova opera «Wall Based Work (a Trompe LOL)» sarà presentata come performance dal vivo all’interno di un inedito comedy club nel tendone di Frieze London, dal 15 al 19 ottobre a Regent’s Park.
Nata negli Stati Uniti, cresciuta tra il Qatar e l’Occidente, oggi Al-Maria vive e lavora a Londra. Il suo approccio multidisciplinare spazia dal disegno al video, passando per la scrittura e l’installazione. Medium accomunati da una costante attenzione dell'artista verso il potere del racconto e del mito. Le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni internazionali, tra cui il New Museum e il Whitney Museum di New York, la Biennale di Venezia, la Tate Britain e la Biennale di Gwangju.
Concepita come una performance comica ma profondamente politica, «Wall Based Work (a Trompe LOL)» affronta temi complessi con un tono ironico e diretto. Al-Maria, al suo debutto assoluto come cabarettista, immagina uno spettacolo che oscilla tra lo stand-up e la seduta spiritica, dove battute taglienti e riferimenti culturali si intrecciano per stimolare riflessione e risate. Tra gli argomenti anticipati dall’artista: «white mommy issues; how Brexit is all Damon Albarn’s fault; art-world lesbian clowning; how the crusades never ended; fun facts about freeports; and the trauma bond between archetypes of king and jester».
Sequenza di spunti che, a provare a tradurli alla lettera, promettono quantomeno di destare attenzione: «problemi da mamma bianca; come la Brexit sia tutta colpa di Damon Albarn; clownerie lesbiche nel mondo dell'arte; come le crociate non siano mai finite; curiosità sui porti franchi; e il legame traumatico tra gli archetipi del re e del giullare». «La commedia è l’ultima forma d’arte onesta», afferma Al-Maria. «Lo stand-up richiede presenza». E proprio in un momento in cui l’autorialità è ridefinita dall’intelligenza artificiale, la performance dal vivo si offre come spazio di autenticità, rischio e vulnerabilità condivisa.
La commissione è stata selezionata da una giuria composta da figure chiave del panorama artistico internazionale, tra cui Lydia Yee, Melanie Pocock, Eva Langret (direttrice di Frieze EMEA) e Chris Rawcliffe (direttore artistico di Forma). Il tema, «Future Commons», ha stimolato un approfondimento di concetti legati al senso di collettività e vicinanza; gli stessi che quest'anno il premio ha condiviso con il Frieze Seoul Artist Award 2025, vinto dall'artista sudcoreana Im Youngzoo.
Per stessa ammissione di Al-Maria, questa potrebbe essere la sua prima e ultima esperienza nello stand-up comedy. Di certo il teatro è di quelli unici.
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