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Barbara Ruperti
Leggi i suoi articoliAl Padiglione 3 di Torino Esposizioni, The Others presenta un’edizione più avanguardista e innovativa che mai. La fiera fondata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini si spinge ai margini dell’universo dell’arte per raccontarne le esperienze più sperimentali e innovative. «L’arte contemporanea riflette spesso la complessità e l’immensità dell’universo in molteplici modi, spiega Casiraghi. L’utilizzo di materiali innovativi, tecnologie avanzate e l’incorporazione di elementi scientifici contribuiscono a creare opere d’arte che sfidano le nostre percezioni e stimolano la riflessione sulla nostra posizione nell’universo».
Dal 2 al 5 novembre il grandioso salone progettato da Pier Luigi Nervi ospita più di 50 realtà, tra gallerie, associazioni, spazi non profit e artist run space, senza frontiere né gerarchie predefinite. Per la XII edizione i partecipanti arrivano da tutta Europa, Argentina e Perù, oltre che dall’Italia, Torino in primis con 6 spazi indipendenti. The Others sfida il tempo e i confini tra i linguaggi artistici: lo testimoniano i numerosi progetti espositivi che creano affascinanti squarci tra passato e presente, artisti emergenti e mid-career, e i focus sulla performance offerti dalle gallerie e una collaborazione con l’Accademia di Arti Performative di Bratislava. Tra le altre varie iniziative anche la nuova InterstellArt Cup: un campionato di biliardino a cui parteciperanno galleristi, artisti, curatori, collezionisti e giornalisti per incoraggiare le occasioni di incontro, condividere idee e, soprattutto, divertirsi insieme.
«Lu.Pa, Iperconnesse4», 2022, Gamroma, Giordano Boetti Editions, © Zoe Zizola
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