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La ruggine affligge la struttura e potrebbe trasformarsi in un danno «irreversibile» se non si rispettano gli interventi programmati: sono previsti ogni 7 anni, ma l’ultimo risale a 14 anni fa

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La ruggine affligge la struttura e potrebbe trasformarsi in un danno «irreversibile» se non si rispettano gli interventi programmati: sono previsti ogni 7 anni, ma l’ultimo risale a 14 anni fa

Tour Eiffel, disastro monumentale

A 135 anni dalla costruzione il simbolo di Parigi è in rovina, i funzionari litigano e i lavoratori del sito scioperano. I costi di restauro minacciano di andare fuori controllo, proprio mentre i Giochi Olimpici stanno per iniziare

Vincent Noce

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La Tour Eiffel (1889) è nuovamente al centro di una serie di polemiche che giungono da più fronti. La controversia questa volta riguarda lo stato di degrado in cui versa il monumento, visitato ogni giorno da circa 20mila persone, a causa della scarsa manutenzione. A sottolinearlo sono sia le organizzazioni sindacali dei lavoratori sia lo stesso Governo francese. 

Il tema era emerso con forza a febbraio, quando uno sciopero (il secondo dall’anniversario dei 100 anni dalla scomparsa del progettista Gustave Eiffel, il 27 dicembre), aveva sollevato la questione in un momento di grande affluenza. Ora, la minaccia di ulteriori scioperi in occasione dei prossimi Giochi Olimpici che si inaugurano il 26 luglio, un evento che si prevede attirerà oltre 15 milioni di turisti, sottolinea l’esigenza di affrontare in tempi rapidi i problemi di uno dei simboli della Francia.

La ruggine dilaga

Alexandre Leborgne, portavoce sindacale, ha espresso preoccupazione per la ruggine che affligge la struttura, e che potrebbe trasformarsi in un danno «irreversibile» se non si rispettano gli interventi programmati di pulitura e tinteggiatura: sono previsti ogni 7 anni, ma l’ultimo risale a 14 anni fa, e i lavori di restauro partiti nel 2019 sono stati ulteriormente ritardati dalla pandemia e dalla presenza di piombo nella vernice originale. Al momento, solo il 30% della superficie è stata ridipinta, con costi operativi che hanno raggiunto cifre esorbitanti.

A complicare la situazione è anche il dissidio tra il Consiglio comunale di Parigi e l’ente di gestione della torre in merito alle perdite finanziarie, circa 100 milioni di euro, subite durante i lockdown. L’ente si è impegnato a investire 380 milioni di euro per la manutenzione entro il 2031, ma i sindacati rimangono scettici, anche riguardo agli aumenti tariffari previsti durante le Olimpiadi per rientrare delle perdite subite, di cui una cospicua quota dovrebbe finire nelle casse della Città (circa 31-34 milioni di euro, il 25% delle entrate totali).

Una zona della Tour Eiffel visibilmente colpita dalla ruggine

Un problema di sicurezza

La discussione ha coinvolto anche figure politiche. Il vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha rassicurato su X (ex Twitter) riguardo le buone condizioni della torre e ha ribadito l’impegno della Città nei lavori di ristrutturazione. Al contrario, la ministra del Turismo francese, Olivia Grégoire, ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza intorno alla torre, minacciata da borseggiatori e truffatori. 

«I piccoli truffatori con i banchetti per i giochi di carte fanno quasi parte del paesaggio intorno alla torre», ha provocatoriamente ribattuto Frédéric Hocquard, responsabile del turismo di Parigi, promettendo però un aumento della presenza di polizia durante le Olimpiadi (26 luglio-11 agosto). È infine intervenuta sulla questione «degrado» anche la nuova ministra della Cultura francese, Rachida Dati, la cui proposta di inserire la Tour Eiffel e il suo parco tra i monumenti storici consentirebbe allo Stato di attuare interventi d’emergenza.

Vincent Noce, 19 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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